Crisi 'Ortofrutticola' del Mugello. FI nel Cdx: “Dopo il Carnevale arriva sempre la Quaresima”.
Presentata una mozione in Città Metropolitana sottoscritta dal Centrodestra
“Negli ultimi mesi - hanno detto stamani in conferenza stampa Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia nel Centrodestra per il cambiamento, Raffaella Ridolfi, capogruppo di Si-Amo Marradi ed i consiglieri comunali Mauro Ridolfi e Cristiano Talenti - ci siamo messi a completa disposizione e sostegno del presidio delle lavoratrici dell’Ortofrutticola del Mugello nonostante avessimo intuito, a seguito delle notizie di stampa, delle riunioni del consiglio comunale e di quelle dei capigruppo, come i sindacati e l’Amministrazione comunale, nonostante le perplessità fino ad allora manifestate fossero in procinto di dare il loro assenso al fumosissimo piano industriale del gruppo Italcanditi e del redivivo ex proprietario Gaetano Defeo.
Abbiamo evitato, durante la trattativa qualsiasi commento che la pregiudicasse scegliendo di tacere persino sui diversivi mediatici dell’acquisto di (Bertelli) Prada dell’Ortofrutticola che avrebbe salvato la produzione a Marradi dei marrons glaces condizione ritenuta irrinunciabile da parte di tutti i soggetti istituzionali.
Oggi di fronte all'epilogo degli eventi, qualcuno ha detto che 'la montagna ha partorito il topolino' altri, più propriamente, che i protagonisti istituzionali e sindacali 'hanno ceduto con fermezza'. Noi oggi per coerenza ed onestà intellettuale utilizziamo questa conferenza stampa per sottolineare come l’accordo firmato sia un accordo al ribasso, frutto di paure e disuguaglianze.Un accordo senza prospettive che sposta soltanto nel tempo la possibilità di chiusura di una industria mutilata della sua parte più importante che vede mortificati in primis i lavoratori a tempo indeterminato e soprattutto irrimediabilmente penalizzato l’intero territorio comunale che puntava sulla produzione dei “marrons glaces” come garanzia non soltanto di stabilità occupazionale ma per lo sviluppo dell’intera filiera agro alimentare e di tutto l’indotto”.
“Quello raggiunto - hanno attaccato - è un accordo di basso profilo rispetto al livello di lotta e di solidarietà espresso che i più disincantati hanno percepito come una “mancetta” concessa da un imprenditore per potersi liberare dal fastidio dei clamori mediatici, una resa per due spiccioli, una pagina non certamente esaltante di impresa, lavoro e relazioni sindacali. Una soluzione che dimostra e conferma quanto sostenuto da tutti che se gli imprenditori in questione hanno accettato di pagare salari a un numero pari a più di sessanta lavoratori stagionali per un periodo di due anni anche in caso di non prestazione dell’attività lavorativa il grande valore della Ortofrutticola risiedeva proprio nella lavorazione e confezionamento dei Marrons Glaces a Marradi. I più ottimisti possono parlare di risultato mediocre perché era del tutto evidente, che la vendita della “fabbrica dei marroni” nel 2020 che il Sindaco aveva salutato con parole rassicuranti di eccessivo e imprudente favore fosse il preludio alla chiusura perché quello che interessava ad Italcanditi era eliminare l’incremento di quote di mercato sempre maggiori che un’azienda di limitate dimensioni come l’Ortofrutticola, puntando sulla qualità si era conquistato.Sospettiamo inoltre che le parti sindacali coinvolte, pur di chiudere la vertenza in ambito toscano per ascriversene il merito abbiano voluto rifiutare l’ipotesi, certamente più impegnativa e difficile, di aprire il tavolo a livello nazionale come suggerito dal ViceMinistro Bellanova e da altri illustri esperti di queste vicende che si erano messi a disposizione con la loro esperienza, lontano dai riflettori mediatici. Lamentiamo come siano state oltremodo sacrificate le posizioni dei lavoratori a tempo indeterminato che hanno portato sulle spalle e sopportato due mesi di presidio che gli ha azzerato le buste paga. Per questi la magra consolazione è data solo da un tempo utile per trovarsi nel giro dei prossimi due anni un altro lavoro o maturare la pensione sapendo bene che se tra due anni la fabbrica chiuderà non ci saranno i margini per una nuova contrattazione”.
“Per questo - ha annunciato Gandola - ho provveduto a depositare una mozione (che sarà discussa mercoledì in consiglio metropolitano) con la quale si impegna il sindaco metropolitano ad invitare la proprietà di Italcanditi a mantenere la piena funzionalità dello stabilimento di Marradi e, in subordine, a proporre al tavolo di crisi di implementare il piano aziendale lasciando nello stabilimento di Marradi i macchinari per la produzione di Marron Glacè al fine di attivare due linee specifiche di prodotto: Marrons Galles di Marradi IGP e Marrons Glacés italiani di alta qualità per confezioni di un prodotto da destinare al mercato della produzione di alta qualità.
Questo atto sarà oggetto di un ulteriore approfondimento durante una commissione ad hoc convocata per domani mattina e del cui risultato ancora non è dato sapere”.
“La soluzione alla vertenza dell’Ortofrutticola del Mugello, hanno concluso i rappresentanti azzurri, non dovrebbe far tirare un respiro di sollievo a nessuno anzi dovrebbe rappresentare, per chi non si rassegna al declino, la ripartenza di una nuova spinta politico-amministrativa di sviluppo fondata sulla consapevolezza che non c’è nessun evento da festeggiare ma solo da rimboccarsi le maniche per fare in modo di utilizzare un tempo inesorabilmente corto per dare forma almeno ad un primo vagito di una Marradi che vuole proiettarsi nel futuro”.