Firenze, prendere il vino da una "buchetta". Restaurato il "finestrino" di Palazzo Medici Riccardi - Video e galleria fotografica
In via dei Ginori. Inaugurazione con il Sindaco Dario Nardella
Rimessa a posto, restaurata, un vero e proprio tuffo nella storia di un particolare di Firenze, come le buchette del vino tra le quali, quella storica di Palazzo Medici Riccardi. Il Sindaco della Città Metropolitana di Firenze Dario Nardella ha inaugurato nella mattina di mercoledì 9 marzo 2022 lo sportello esterno di una buchetta su un portone del Palazzo in via dei Ginori.
Questa buchetta è una rarità proprio collocata su un portone.
Le 'buchette' – dette anche per la loro forma 'tabernacoli' del vino - sono una testimonianza della vita fiorentina. Servivano per la vendita diretta, dal produttore al consumatore, del vino, di cui nella Firenze del Rinascimento e dei secoli successivi si faceva un grande consumo. I cittadini battevano il "picchiotto" (cioè il battente) alle buchette ricavate a lato degli ingressi dei palazzi di possidenti che rendevano disponibili i prodotti delle loro tenute, consegnavano con il soldo necessario il tradizionale fiasco vuoto e lo riavevano restituito pieno dai cantinieri. Una pratica quotidiana, con tutti i pregi che oggi si dicono del “chilometro zero”: vino genuino, proveniente unicamente dai vigneti e poderi certi, senza mediazioni e tasse.
Sono 153, entro le mura di Firenze, le Buchette del Vino, censite grazie alla paziente opera di ricerca dell’Associazione Culturale Buchette del Vino, di cui è presidente Matteo Faglia (vice presidente Diletta Corsini), presente all'inaugurazione del finestrino del vino insieme ai restauratori Chiara e Gandolfo Ventimiglia.
Quella di Palazzo Medici Riccardi è stata individuata da Ricciardo Artusi, funzionario della Città Metropolitana di Firenze appassionato di storia e tradizioni fiorentine, che ne ha intuito le tracce sotto uno spesso strato di stucco e vernice sul portone, al n. 14 di via Ginori, di quello che è stato per tantissimi anni il Circolo Dipendenti dell’Amministrazione Provinciale.
Il caratteristico sportellino ha le misure convenzionali (larghezza cm. 23, altezza cm. 36), necessarie far passare il “fiasco”, ed è visibile solo dalla parte interna del portone, che appartiene a un'ala del palazzo acquista dal Marchese Gabriello Riccardi nel 1789 dalla famiglia Ginori per ampliare e ristrutturare la meravigliosa Biblioteca Riccardiana.
I documenti d'archivio testimoniano che i Riccardi commerciavano in via Ginori i prodotti, e soprattutto il vino, provenienti dalle loro fattorie di Castel Pulci, Chianni, Rivalto e Villa Saletta. ''(mi.bra.)''
'''Galleria fotografica''' a cura di Antonello Serino (Ufficio Stampa - Redazione di Met) al seguente link:
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