Accordo Allevatori mugellani - Newlat scaduto a fine marzo
Cappelletti (Lega nel Cdx): "Le Istituzioni si attivino per nuovo accordo migliorativo sul prezzo per gli allevatori"
E’ scaduto a fine marzo l’accordo relativo all’integrazione del contratto sul prezzo di acquisto del latte tra Allevatori mugellani e Newlat: "Le Istituzioni devono occuparsene cercando di favorire la stipula di un nuovo accordo sul prezzo migliorativo per gli allevatori che consenta di raggiungere almeno la copertura dei costi di esercizio dell’attività", sostengono Cecilia Cappelletti (consigliere metropolitana della Lega nel Centrodestra per il cambiamento) con Andrea Bandelli (responsabile regionale Economia della Lega.
Le difficoltà che stanno attraversando gli allevatori di mucche da latte, specie nel Mugello, "sono molteplici e stanno mettendo a dura prova la tenuta della filiera: ad oggi il prezzo riconosciuto ai produttori per ogni litro di latte non è sufficiente neanche a coprire i costi di produzione che a fronte del rincaro dell’energia e delle materie prime alla base dell’alimentazione, sono stimati in almeno 46 centesimi/litro.
In mancanza da anni di significativi interventi strutturali da parte delle Istituzioni regionali e locali nel settore e con la privatizzazione della principale azienda regionale di filiera quale era la Centrale del latte di Firenze Pistoia Livorno, azienda che era a controllo pubblico, e che con una scelta poco lungimirante ed improvvida le maggioranze della sinistra hanno purtroppo deciso di cedere interamente ad un operatore privato che si muove esclusivamente con logiche di mercato, i produttori si trovano in balia dei meccanismi di formazione dei prezzi sul mercato libero senza alcuna protezione e tutela.
Alla luce di tutto ciò è oggi per le Istituzioni imprescindibile intervenire per favorire la proroga ed il rafforzamento dell’integrazione sul prezzo di vendita del latte. Gli allevatori della Citta metropolitana di Firenze svolgono un’attività che è alla base di tutte le aziende di produzione, trasformazione e commercializzazione, dando così lavoro e reddito a molte migliaia di lavoratori, piccoli imprenditori e alle loro famiglie. In un momento di difficoltà come l’attuale, le Istituzioni si devono fare carico di trovare una soluzione; gli Allevatori ne hanno estrema necessità ed in tempi celeri".