Gandola (FI nel Cdx) sui tagli alle postazioni del 118
"La politica dorme. Problemi in tutta la Città Metropolitana"
“Tanto tuonó che piovve. Verrebbe da dire così leggendo stamani le cronache politiche con i tanti commenti contrari al taglio del medico a bordo delle ambulanze dell’area del Chianti.
Sono almeno 3 anni che noi di Forza Italia ne denunciamo il pericolo e l’ultimo appello ai sindaci a mia firma è stato esattamente di un mese fa.
Il 10 aprile scorso, infatti, chiedevo la massima mobilitazione per evitare la de-medicalizzazione selvaggia della Regione Toscana. Finalmente sul punto si sono svegliati tutti, speriamo, però, che non sia troppo tardi.
I tagli già pronti ad entrare in vigore non rigurderanno solo l’area del Chianti ma tutta l’area metropolitana. Senza immediati correttivi si corre il rischio di mettere a repentaglio la sicurezza sanitaria delle nostre comunità”.
Si esprime così Paolo Gandola, consigliere metropolitano Forza Italia nel Centrodestra per il cambiamento, tornando a commentare la riforma della regione del sistema di emergenza-urgenza del 118.
“Nelle prossime settimane, ribadisce il consigliere, sarà deliberato il taglio delle postazioni territoriali delle ambulanze con il medico a bordo e per tutta l’area metropolitana la riforma sarà davvero nefasta.
Bene dunque le proteste dei sindaci del Chianti, ma come mai tutti gli altri, dalla Piana Fiorentina, al Mugello, dall’empolese alla valdisieve stanno in silenzio?
Le amministrazioni comunali devono scendere in campo duramente contro la de-medicalizzazione selvaggia che la Regione Toscana intende attuare.
Come noto, spiega Gandola, la regione Toscana intende diminuire da 80 ad almeno 50 i punti di emergenza territoriale dove attualmente è presente il medico a bordo delle ambulanze. Molti di questi saranno sostituiti dalla presenza del solo infermiere. Come è possibile che i Sindaci non abbiano nulla da dire? Sono anni che noi denunciamo questo rischio ed ora occorre fare di tutto contro lo smantellamento della rete territoriale di emergenza, con la scusa della carenza dei medici.
Da Forza Italia proviene un netto No a questa riforma, sono anche gli stessi sindacati sanitari a contestare la riforma dei punti di emergenza territoriali e della riduzione del personale sanitario in tutte le fasi dei processi e dei percorsi sanitari, anche per le patologie tempo dipendenti come l’ictus, l’infarto e il trauma maggiore".
I sindaci non possono rimanere in silenzio e devono scendere in campo per tutelare la sicurezza sanitaria delle loro comunità”.