"BENE IL SECONDO PONTE SULL’ARNO MA PRIMA CHIUDIANO LA PARTITA DELLA S.R. 69"
Renzi al seminario di Incisa sulla Pianificazione coordinata del Valdarno
“Bisogna evitare l’ennesimo dibattito sull’ingegneria istituzionale. Lo dico soprattutto ai quattro Comuni del Valdarno fiorentino, che hanno bisogno di un ragionamento in meno sul Comune unico e di un ragionamento in più su cosa può esser messo a disposizione di una strategia per lavorare in modo coordinato”. Così si è espresso il presidente dalla Provincia Matteo Renzi parlando nel pomeriggio di oggi al teatro “Il Vivaio” di Incisa Val d’Arno al seminario sulla ‘Pianificazione coordinata per lo sviluppo e la tutela del territorio Valdarno Fiorentino’.
Nel suo intervento il presidente Renzi ha poi affrontato il nodo delle infrastrutture nel Valdarno fiorentino, rivolgendosi soprattutto ai Comuni di Reggello e di Figline: “E’ vero che c’è bisogno di un nuovo ponte sull’Arno ma intanto si facciano le varianti urbanistiche per la Strada Regionale 69 e soprattutto si risolva una volta per tutte il problema delle casse di espansione.”
“La Provincia – ha concluso Renzi – è pronta a fare le propria parte e a sottoscrivere un accordo serio sul secondo ponte, ma intanto chiudiamo la partita della 69: non possiamo stare ad aspettare che sia troppo tardi.”
Durante il convegno, al quale è intervenuto fra gli altri l'assessore regionale al Territorio Riccardo Conti, è stato firmato un protocollo d’intesa tra la Giunta regionale toscana, la Provincia di Firenze ed i Comuni di Figline, Incisa, Reggello e Rignano, nell’ambito della formazione del Piano di indirizzo territoriale che mira alla gestione del territorio regionale come un tessuto urbano e periurbano integrato, tale da potersi considerare una realtà integrata e policentrica.
Il protocollo definisce i principali punti dell’intesa per la condivisione di alcuni indirizzi di carattere strategico per lo sviluppo del sistema degli insediamenti urbani del Valdarno, nel quadro dell'Area vasta della Toscana centrale.
In materia di indirizzi per lo sviluppo della mobilità si afferma la necessità di procedere ad una politica per le infrastrutture di trasporto che tenga conto di tutte le problematicità presenti nel Valdarno in relazione anche alle infrastrutture di carattere nazionale, creando gli opportuni collegamenti, aree di sosta, parcheggi scambiatori e modalità di interscambio con il trasporto pubblico locale.
Per quanto riguarda gli indirizzi per lo sviluppo di politiche dell'attrattività e dell'accoglienza la priorità è predisporre una disciplina degli insediamenti che tenga conto delle previsioni di crescita della popolazione e della sostenibilità rispetto all'assetto infrastrutturale ed al contesto paesaggistico ed ambientale. In particolare, le Amministrazioni locali si impegnano, per il superamento dello sviluppo lineare lungo gli assi di comunicazione e lungo l’Arno, a promuovere politiche insediative volte a creare nuove opportunità di relazione monte-valle, luoghi centrali e nuove gerarchizzazioni urbane al fine di arginare la crescita per addizioni e le forme insediative diffuse nella campagna e nella collina. Considerato che il turismo è una delle attività economiche di maggior rilievo nell'area, si ritiene poi di attivare politiche di attrattività ed accoglienza per un’offerta territoriale articolata per tipologie di strutture ricettive legate sia alle specificità locali sia a diversi segmenti di domanda turistica.
In materia di indirizzi per lo sviluppo delle funzioni produttive si punta a razionalizzare le localizzazioni di aree destinate ad insediamenti produttivi, al fine di qualificare e potenziare le realtà economiche esistenti e promuovere l'insediamento di attività ad esse connesse, contemperandole alle esigenze di accessibilità in relazione al potenziamento del trasporto collettivo e della logistica.
Infine per quanto attiene alla sostenibilità dello sviluppo si afferma che le strategie dovranno essere attuate e sostenute con azioni finalizzate a valorizzare e contemporaneamente tutelare le risorse paesaggistiche ed ambientali presenti nell’Ambito territoriale del Valdarno Superiore.