Assopostale. Enti pubblici più informati sulle nuove norme: "Così si accelera la liberalizzazione dei servizi postali"
Al Convegno dell’Associazione di categoria degli operatori privati, illustrate le nuove linee guida Anac Agcom che mirano ad “aprire” ulteriormente il settore. Il Presidente Castelli: la conoscenza delle regole consente di creare bandi aperti a più soggetti in modo che l’intero sistema possa trarne beneficio
"In Italia la liberalizzazione del mercato dei servizi postali è andata avanti in modo molto timido. Abbiamo però già ora alcuni strumenti a disposizione che devono essere valorizzati al massimo". Le parole del Presidente di Assopostale Valterio Castelli, che giungono dal palco del convegno organizzato al Palazzo Medici Riccardi di Firenze, sede della Città Metropolitana, dalla stessa Associazione di categoria degli operatori postali privati, restituiscono pienamente il senso dei lavori di questa giornata.
Lo scenario attuale di mercato, si legge in una nota di Assopostale, deve fare i conti con un gigante come Poste Italiane, che da solo occupa una quota di mercato (calcolata sui ricavi) pari al 90,9%. Il dato, che si riferisce al 2021 ed è contenuto all’interno della Relazione annuale dell’Agcom (l’Autorità per la garanzia nelle comunicazioni), "mette bene in luce, una volta di più, la situazione che permane nel nostro Paese".
Tanto, fin d’ora e con le leggi attuali, "potrebbe essere fatto per modificare almeno in parte lo scenario. Uno degli elementi chiave è l’informazione. Gli enti pubblici che si avvalgono dei servizi postali devono sapere come attivarsi affinché le loro richieste di servizio possano trovare la massima partecipazione da parte degli operatori postali, pubblici e privati, sparsi sul territorio". "Dobbiamo far conoscere norme e regole che governano il mercato e come si applicano – conferma il Presidente –. Non esiste solo Poste Italiane, ci siamo anche noi. È importante dunque spiegare bene che le gare pubbliche devono avere alcune caratteristiche per consentire l’accesso di più operatori. Un esempio? Se un bando richiede che i partecipanti abbiano un grado di copertura del 100% del territorio nazionale, si fa un danno al mercato e a sé stessi: che senso ha d’altra parte indire una gara a cui può rispondere al momento soltanto un operatore?".
Gli interventi che si sono succeduti oggi all’incontro Linee guida Anac Agcom in materia di appalti per l’affidamento dei servizi postali hanno avuto esattamente l’intento sottolineato dal Presidente Castelli. Grazie alle considerazioni di Nicola Armentano del Coordinamento Gestione Servizi Pubblici Città Metropolitana di Firenze, Alessandro Del Frate, Segretario generale Assopostale, e Raffaele Gatti e Marina Petrone di Sailpost, è stata dunque illustrata la normativa di riferimento relativa ai servizi postali utilizzati dalle pubbliche amministrazioni per gestire la corrispondenza degli enti, con un focus particolare sulle attività postali prodromiche alla riscossione.
La recente pubblicazione delle nuove linee guida Anac Agcom, in materia di appalti per l’affidamento dei servizi postali, "ha d’altra parte rappresentato un passaggio centrale per un ulteriore avanzamento nel processo di liberalizzazione del settore. La normativa consente infatti ora di procedere a una maggiore apertura del mercato, introducendo innovazioni che riguardano la redazione dei bandi di gara, l’articolazione dei lotti di recapito, i raggruppamenti temporanei di impresa, i punti di giacenza e i servizi di notifica degli atti giudiziari".
Castelli, che oltre a rappresentare il vertice di Assopostale, è presidente di Sailpost, conosce bene gli ostacoli da affrontare. "Tutte le liberalizzazioni sono complesse – prosegue –, siamo davanti a un percorso lungo. Cambiare lo status quo è difficile. Noi di Assopostale lavoriamo ogni giorno, nell’interesse di tutti gli operatori postali, affinché ci sia un’apertura reale di questo settore. Lo dobbiamo fare sia per i nostri associati, sia per l’intera comunità: un mercato più contendibile porta al miglioramento dei servizi e all’abbassamento dei prezzi".
"Abbiamo offerto volentieri una sede per il confronto su un aspetto legato ai servizi di cui beneficia la collettività - ha detto il consigliere delegato Armentano - La differenziazione dei servizi deve essere sempre declinata al massimo della professionalità e utilità".