PREOCCUPAZIONE PER IL CALZATURIFICIO DONI DI SESTO FIORENTINO
L’assessore Saccardi ha risposto, in Consiglio, ad una domanda d’attualità di PRC
“La situazione del calzaturificio Doni & C. di Sesto Fiorentino è piuttosto delicata”. Ha espresso preoccupazione l’assessore al lavoro Stefania Saccardi, in Consiglio provinciale, rispondendo ad una domanda d’attualità di PRC. “L’azienda è andata in crisi alla fine del 2005 per la perdita del principale committente che era un’azienda americana e sono indietro di tre mesi nel pagamento degli stipendi e, cosa ancora più grave, sembra che ci sia una situazione debitoria piuttosto ingente nei confronti dell’INPS. In questa grave situazione l’azienda però non intende aprire la procedura di mobilità. E nemmeno l’intervento dell’associazione degli industriali è riuscito a cambiare alcunché. Solo due lavoratori, peraltro, avrebbero il possesso dei requisiti pensionistici; altri, quattro o cinque avrebbero già un’opportunità lavorativa alternativa, però dovrebbero essere licenziati e anche questo passaggio l’azienda non intende farlo. Ho già ricevuto la richiesta dell’attivazione dell’unità di crisi – ha aggiunto l’assessore – e l’idea è quella di fissarla prima possibile anche perché siamo al limite della soglia dei quindici dipendenti in questa situazione. Ho saputo, inoltre, che l’azienda ha chiesto la cassa integrazione ordinaria, fino al 10 aprile e questo mi preoccupa ancora di più perché la richiesta della cassa integrazione ordinaria non serve a guadagnare tempo per poi scendere sotto i quindici dipendenti”. Soddisfatto si è detto Calò che ha ricordato: “La forte esposizione debitoria sul versante dei contributi dei lavoratori. Occorre massima attenzione e massimo stato d’allerta, anche alla luce di questa richiesta di cassa integrazione senza aver annunciato, pubblicamente, il risanamento contributivo della parte stipendiale. Siamo di fronte ad un colpo di teatro, il meno favorevole per i lavoratori”.