Scuola. "Per il Pascoli non basta un intervento. C'è bisogno di un piano straordinario
Intervengono Enrico Carpini (Territori beni comuni), Antonella Bundi e Dmitrij Palagi (Sinistra progetto comune). "A Città Metropolitana e Comune avevamo fatto presente le questioni da tempo, le risposte parziali sono insufficienti"
"Tanto tuonò che piovve. La notizia che gli studenti e le studentesse del Liceo Pascoli siano in stato di agitazione non ci sorprende affatto, alcuni dei problemi segnalati sono noti da tempo", dichiarano Enrico Carpini (gruppo Territori beni comuni in Città Metropolitana), Antonella Bundi e Dmitrij Palagi (Sinistra progetto comune nel Comune di Firenze) .
Dispersione delle sedi e problemi strutturali "sono stati oggetto di nostre interrogazioni, rivolte sia al Comune di Firenze che alla Città Metropolitana; una di queste, incentrata sulla carenza di spazi idonei ai diversamente abili, è ancora oggi in attesa di risposta".
Oltre ai problemi contingenti, "ci sono da segnalare poi pesanti incognite per il futuro: la perdita di spazi prevista per il prossimo anno scolastico, con l’abbattimento e la riedificazione della scuola di via del Bersaglio, sarà fonte di un’ulteriore carenza di spazi che le previsioni di nuovi locali nell’area di San Salvi, ancora allo stato progettuale, non potranno tamponare".
Gli interventi annunciati "sono positivi, tuttavia è sempre più chiaro che per il Pascoli non basta un intervento, c’è bisogno di un piano straordinario.
Da settimane abbiamo chiesto di visitare la scuola e speriamo di poterlo fare presto per renderci conto di persona della situazione, nel frattempo ci auguriamo che non si voglia rispondere con la repressione alle sacrosante richieste degli studenti e delle studentesse, che hanno tutto il nostro sostegno".