"No Women No Panel": Rai firma protocollo con Città Metropolitana e Università di Firenze
Nella Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi la firma per una collaborazione integrata. Le dichiarazioni di Nardella, Soldi e Petrucci
“No Women No Panel-Senza donne non se ne parla”, la campagna europea fatta propria dalla Rai per promuovere una partecipazione bilanciata e plurale di donne e uomini negli eventi di comunicazione, si arricchisce di nuovi tasselli. Dopo la partenza del monitoraggio in Puglia, Regione Pilota assieme a Comune di Bari e Università degli Studi di Bari Aldo Moro, il progetto della Rai prosegue il suo irradiamento nei territori con l’adesione dei 41 Comuni de della Città Metropolitana di Firenze, compreso il capoluogo toscano, e dell’Università degli Studi di Firenze.
Lunedì 19 dicembre, a Firenze, è stato stipulato un protocollo d’intesa della durata triennale per una collaborazione integrata tra Rai, Consiglio delle Città Metropolitane di Firenze e Università degli studi di Firenze.
Proprio il Consiglio della Metrocittà, su proposta di Angela Bagni, consigliera delegata alle Pari opportunità, ha approvato all'unanimità la stipula dell'intesa.
L’obiettivo è quello di garantire e diffondere modelli e messaggio comunicativi garantendo parità di accesso e intervento negli spazi formativi di comunicazione, il rispetto della dignità personale culturale e professionale della donna, valorizzare una rappresentazione reale e non stereotipata della molteplicità dei ruoli assunti dalle donne nella società. L’intesa è stata siglata in Palazzo Medici Riccardi dal Sindaco della Città Metropolitana di Firenze Dario Nardella, dalla Presidente della Rai, Marinella Soldi e dalla Rettrice dell’Università degli Studi di Firenze, Alessandra Petrucci.
Per il Sindaco Metropolitano di Firenze, Dario Nardella, "le pari opportunità non sono uno slogan ma un'educazione al rispetto e alla promozione di tutti e tutte nella vita civica, familiare e professionale. Anche a questo scopo è importante l'attenzione ai numeri e alla presenza femminile nei confronti e nei dibattiti: l'intesa che firmiamo con la Rai e con l'Università ha un grande valore perché va in questa direzione e concretizza un orientamento preciso e verificabile”.
“Questa firma è un ulteriore tassello importante di un’iniziativa di cui la RAI si è fatta capofila - dichiara la Presidente Marinella Soldi - serve fare rete per poter incidere davvero. Il territorio è il luogo ideale per mostrare tramite azioni concrete che la discriminazione verso le donne non ha più spazio nel nostro Paese”. E spiega le ragioni dell’intesa: “Con modalità e funzioni diverse sia noi, Rai, sia le istituzioni territoriali siamo comunque tutti servizi pubblici, creati dai cittadini per i cittadini. Quindi quel che vogliamo contribuire a realizzare insieme è uno sviluppo sostenibile di cui la parità di genere è un pilastro fondamentale”.
L’Università degli Studi di Firenze - che già aveva adottato delle linee guida per l’equilibrio di genere negli eventi organizzati dall’Ateneo - aderisce al protocollo impegnandosi a raccogliere e condividere con la Rai i dati relativi alle proprie iniziative di comunicazione e disseminazione scientifica. "Le storie delle donne hanno fatto la storia del nostro Paese - spiega la rettrice dell'Ateneo fiorentino Alessandra Petrucci -: le donne hanno costruito il volto di chi siamo oggi e gettano le basi per disegnare il nostro progetto di futuro. Qualunque circostanza che non consenta, direttamente o indirettamente, di dar voce alle donne inibisce lo stesso sviluppo del Paese e tacita una dialettica, che, sola, è garanzia di democrazia e di crescita, ma la parità di genere non si deve elargire o concedere, bensì deve essere costruita, passo dopo passo, conquista dopo conquista, riconoscimento dopo riconoscimento. In un sistema politico democratico, la parità di genere deve essere elemento strutturale e, per questo, è assunta come obiettivo strategico del Next Generation EU e di tutte le attività del nostro Ateneo, intesa come un investimento e non come un atto di giustizia sociale".
La parità di genere è una questione sempre più centrale per la Rai, come per il Paese: l’Italia è al 14esimo posto in Europa per uguaglianza di genere. Solo il 22,3% degli esperti nei programmi Rai è femmina. Ed è qui allora che si deve agire. La Campagna, nata due anni fa su Rai Radio 1, ha già ottenuto l’adesione di istituzioni e organizzazioni di tutta Italia, e l’encomio del Capo dello Stato Mattarella. Ne è nato il Memorandum of Understanding che impegna l’Azienda e gli altri organismi firmatari a inserire in maniera quanto più possibile paritaria presenze femminili e maschili nei dibattiti, per rafforzare il ruolo e la rappresentanza delle donne sulla scena sociale, politica e culturale del Paese.
Il programma della mattina di lunedì 19 dicembre prevede alle 10.30 la cerimonia di firma del protocollo d’intesa “No Women No Panel”, condotta dal giornalista Federico Monechi, con il Sindaco Metropolitano di Firenze Dario Nardella, la Presidente della Rai, Marinella Soldi, e la Rettrice dell’Università degli Studi di Firenze Alessandra Petrucci. Quindi il convegno formativo, rivolto in particolare a giornalisti, comunicatori e rappresentanti istituzionali che si occupano delle pari opportunità, su “La misura della democrazia paritaria: quando le donne contano”. Dopo il saluto della consigliera delegata Angela Bagni, gli interventi di:
Lucio Pisacane, ricercatore Irpps-Cnr: “Dalle policy al cambiamento: progetto e monitoraggio”
Maria Paola Monaco, Università degli Studi di Firenze, delegata della Rettrice all’inclusione e diversità: “Un caso esemplare: dal Bilancio di Genere dell’Università degli Studi di Firenze al monitoraggio di genere nei Comuni della Città Metropolitana”
Michele Petrucci, public policy advisor: “Cultura e certificazione: la diversity nell’organizzazione della PA”
Ha moderato: Arianna Voto, giornalista, Rai Per la Sostenibilità ESG, coordinatrice No Women No Panel