Utilizzo palestre scolastiche, Metrocittà Firenze conferma tariffe
Approvata la delibera dal Consiglio della Città Metropolitana su proposta del consigliere delegato Nicola Armentano
La Città Metropolitana di Firenze ha stabilito di confermare, per l’anno 2023, le tariffe orarie di concessione delle palestre scolastiche, per uso in orario extrascolastico, nella misura di 10,30 euro per le A, 8.30 per le B e 5.50 per le C che determinano un tasso di copertura totale pari al 31,34 per cento nel rapporto tra costi di gestione per la Città Metropolitana e incassi derivanti dalle convenzioni.
La relativa delibera, illustrata dal consigliere delegato allo Sport Nicola Armentano, è stata approvata dal Consiglio della Metrocittà con il sostegno del Gruppo Territori beni comuni. Voto di astensione dal Gruppo Centrodestra per il Cambiamento.
“Doveroso non aumentare le tariffe – sottolinea il consigliere delegato allo sport Nicola Armentano – vogliamo donare una boccata di ossigeno alle tante società sportive, già funestate dalla passata pandemia e gravate da bollette onerose, e che vivono con difficoltà questo momento economico”.
Il valore delle attività condotte nelle palestre, sotto il profilo della prevenzione di problemi di salute – conclude Armentano - deve essere al centro dell’attenzione del Governo che deve mandare un segnale netto su questo tema trovando le risorse necessarie.
Il mio voto è di astensione - chiosa il consigliere metropolitano FDI Claudio Gemelli - ma mi attiverò affinché il Governo non lasci indietro nessuno”
“Approviamo il mancato incremento delle tariffe verso i comuni sostiene il consigliere capogruppo Territori beni comuni Enrico Carpini – e voteremo favorevolmente all’approvazione di questa delibera anche se non condividiamo i calcoli sul tasso di copertura che risulta inferiore dell’1,5% nonostante l’aumento delle spese energetiche e a fronte di tariffe invariate".
Pronta la replica della vice sindaca Barnini: “Non cambia la percentuale di copertura perché il raffronto che si fa è con gli anni covid, in cui la quantità di ore utilizzate era diminuita; quindi a parità di tariffe pur aumentando i costi il rapporto di copertura rimane lo stesso”. (lc)