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SEMINARIO SULL’IMPRENDITORIA FEMMINILE
Mercoledì 28 marzo alle 15 in Palazzo Medici Riccardi (Sala Est Ovest)

Mercoledì 28 marzo dalle 15 alle 19 nella Sala Est Ovest di Palazzo Medici Riccardi (via Ginori 12) si svolgeranno i lavori di un seminario sull’Imprenditoria femminile. L’iniziativa è della Commissione provinciale Pari opportunità presieduta da Loretta Lazzeri, che introdurrà il dibattito.
Interverranno l’assessore provinciale alle Pari opportunità Alessia Ballini, il presidente del Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile della Camera di commercio di Firenze Cristina Bandinelli, la responsabile nazionale per la Legge 12 Antonella Turci, l’assessore provinciale alla Formazione professionale Elisa Simoni, la coordinatrice del Progetto “Donne: tessitrici d’impresa” della Provincia di Prato Cristina Pugi e l’assessore provinciale al Lavoro Stefania Saccardi. Coordinerà gli interventi Anna Scattigno.

I DATI IRPET (fonte: http://www.ideesullatoscana.it/)
Le donne hanno assunto un ruolo determinante negli assetti del sistema economico imprenditoriale toscano tanto che, nel primo semestre 2006, le imprese femminili hanno registrato un incremento, rispetto all’inizio dell’anno (+0,5%), superiore al resto dello scenario (+0,2%). Tuttavia il rapporto tra imprese rosa, e non, continua ad essere pari a 1 su 4, in linea con il valore nazionale. Sono infatti 95.809 le imprese in rosa toscane contro un totale di 414.963 unità imprenditoriali toscane.
La provincia più femminilizzata appare Grosseto (28,7% del totale), seguita da Livorno (26,2%), Massa-Carrara (25,2%) e Siena (23,6%), valori questi superiori alla media regionale (23,1%). Diminuisce il ricorso ad avviarsi in imprese individuali, mentre riscuotono un discreto successo le forme giuridiche di tipo societario (+3,6%).
Valutando l’andamento rispetto allo stesso periodo del 2005, le dinamiche territoriali rispecchiano l’andamento generale, dove le imprese delle fascia costiera hanno in particolare mostrato una maggiore dinamicità (+1,2%) rispetto alle imprese dell’interno (+0,8%).
Le imprese femminili crescono, al di sopra del valore medio regionale (+1,0%), nelle province di Pisa (+2,6%), Prato (+2,2%), Lucca (+2,1%), Massa Carrara (+1,8%) e Pistoia (+1,2%). Aumentano, ma al disotto della media regionale, invece nelle province di Arezzo (+0,8%), Grosseto, Firenze (per entrambe +0,5%) e Siena (+0,3%). Segnali negativi provengono infine dalla provincia di Livorno, dove in particolare sono le imprese al femminile a perdere, in termini percentuali, il più alto numero di imprese registrate (-1,0% vs. -0,9% delle imprese non femminili).
In leggera flessione risulta nell’ultimo triennio il peso espresso dalle imprese in rosa (23,3% nel 2003, e 23,1% nel 2006), mentre al livello provinciale solo la provincia di Prato ha visto crescere nello stesso periodo tale indice (+0,4 punti percentuali).
Nel primo semestre 2006, sono diminuite sensibilmente, rispetto allo stesso periodo del 2005, le ditte individuali (-335 unità imprenditoriali, - 0,6%); una flessione, questa, che denota una certa apertura delle neo imprenditrici a costituirsi in forme imprenditoriali più strutturate. E’ infatti forte la crescita avvenuta nel corso degl’ultimi due semestri delle società di capitali (+11,7%), dove in particolare la compagine societaria è sempre più spesso formata esclusivamente da sole donne. Nonostante la flessione avvenuta nel corso dell’ultimo anno (-0,3%, in assoluto -77 imprese), il settore del commercio continua ad essere quello più presidiato dall’universo imprenditoriale femminile, tale flessione, d’altra parte, ha coinvolto anche la compagine non femminile (-0,8%, 605 imprese in meno). Si arresta, in coerenza con l’andamento delle altre imprese, anche la crescita del settore agricolo al femminile, con una perdita di 165 unità imprenditoriali (-1,1%). In controtendenza, invece, è risultato lo sviluppo delle imprese manifatturiere femminili, complici la crescita di 97 imprese nel settore della concia, 68 nel settore agroalimentare e 23 nel settore dell’editoria, nonostante le perdite nel tessile (-160). Particolarmente significativa è stata, invece, la crescita delle imprese femminili nelle attività immobiliari e servizi alle imprese (+587 imprese, +5,3%), e nelle costruzioni (+273 unità, +9,7%), un settore considerato da sempre tradizionalmente “maschile”, dove la maggior dinamicità è da attribuirsi alle imprese gestite esclusivamente da donne (+11,3%). Crescono infine, ma di poco, le imprese al femminile del settore estrattivo, della sanità, dell’istruzione e dei trasporti.
La distribuzione secondo il ruolo ricoperto dalle imprenditrici riflette la progressione imprenditoriale avvenuta relativamente alle forme giuridiche: crescono le socie (+3,0% contro il +2,3% dei colleghi maschi), mentre diminuiscono sensibilmente le titolari di impresa (-2,8% contro il -2,4% dei titolari uomini) e le amministratrici (-1,8%).


26/03/2007 16.53
Provincia di Firenze