IPOTESI AGGREGAZIONE CRF, RENZI AL CONSIGLIO: “NON E’ UN DOGMA, MA NEANCHE UN DRAMMA”
“Bisogna chiedersi se l’evoluzione che sta vivendo il mondo del credito consente o meno di stare sul mercato con le stesse modalità di 20 anni fa”
“La politica non deve fare da sponsor per nessuno”. Questa la raccomandazione che ha accompagnato l’intervento in aula del Presidente della Provincia di Firenze sulla vicenda Crf.
Nella risposta alle interrogazioni presentata da alcuni consiglieri di Rifondazione Comunista, Ds e Forza Italia, Matteo Renzi ha in primo luogo circoscritto l’ambito in cui le istituzioni possono muoversi all’interno di un dibattito che vede al centro della discussione una società quotata. Entrando poi nel merito della questione, il Presidente della Provincia si è chiesto se “l’evoluzione che sta vivendo il mondo del credito, consente o meno di stare sul mercato con le stesse modalità di 20 anni fa. Ciò non vuol dire che la fusione o l’aggregazione siano per forza un dovere, come non è detto che le aggregazioni creino per forza dei danni occupazionali. Anzi – ha concluso Renzi – è probabile che solo cambiando si mantengano o si aumentino i livelli occupazionali attuali”.