LA MARGHERITA SULLA CRISI IDRICA
Presentata una mozione con la richiesta di uno studio di fattibilità per la creazione di invasi nel territorio della Provincia
Il gruppo consiliare de La Margherita in Consiglio provinciale ha presentato una mozione in Consiglio provinciale per chiedere uno studio di fattibilità, avvalendosi delle competenze e della professionalità dei Consorzi di Bonifica e delle Comunità Montane che hanno diretta operatività sui territori di competenza: Consorzio di Bonifica delle Colline del Chianti, Consorzio di Bonifica della Piana Fiorentina, Comunità Montana del Mugello e Comunità Montana della Montagna Fiorentina, per la creazione di una serie di piccoli e medi invasi che consentano di immagazzinare e contenere l’acqua durante l’anno invasi nel territorio della Provincia.
Questo il testo della mozione: Il Consiglio provinciale, in relazione ai cambiamenti climatici in atto, (l’ultima stagione autunno/inverno ne ha evidenziato tutti gli effetti negativi), che hanno causato principalmente una netta diminuzione delle precipitazioni piovose e nevose;
Considerato che entro due/tre mesi, se non vi saranno cospicue piogge primaverili (anche se tardive), i territori della provincia di Firenze e la Toscana saranno in piena emergenza idrica.
L’attuale portata media di 9,7 MC/S dell’Arno, fiume principale della provincia e della Toscana; rilevata nel periodo Gennaio/Marzo 2007 a fronte di una portata media di 11,8 MC/S nel 2006 e dato eclatante di 31,6 MC/S nel periodo 1930/1980, - pone in evidenza la pericolosa situazione idrica che si prospetta nel breve periodo e negli anni futuri.
Visto il grido di allarme lanciato dal presidente della commissione ambiente della Regione Toscana il quale afferma: “Una progressiva diminuzione della portata media dei fiumi toscani, causata principalmente dalla diminuzione delle precipitazioni e soprattutto da uno loro diversa distribuzione nel tempo, verso un regime più intenso e intermittente penalizza il bilancio e la fruizione di una risorsa come l’acqua a livello annuale. L’aumento delle temperature, inoltre, comporta una maggiore evaporazione e traspirazione, rendendo più efficiente il lavoro delle piante nel trasferire l’acqua dal suolo all’atmosfera”.
Di fronte a questa situazione deve crescere la consapevolezza che l’acqua non è un bene illimitato e che devono essere combattuti abusi e sprechi. Occorre quindi prevedere una grande operazione sul versante del risparmio idrico, coinvolgendo sia le attività produttive che usano acqua in grande quantità; sia gli operatori dell’agricoltura, orientando per il futuro il settore verso produzioni che necessitino di minori irrigazioni, sia i privati, favorendo nelle abitazioni l’utilizzo di supporti tecnici capaci di contenere al massimo le dispersione dell’acqua.
Naturalmente, alla base di tutto, vi è la necessità di un piano idrico nazionale che risolva alla radice la distribuzione dell’acqua intervenendo; modernizzando e rifacendo (in alcuni casi) la rete degli acquedotti i quali come spesso ha denunciato anche la stampa, sono fonte di sprechi e di notevoli perdite d’acqua.
Il Consiglio provinciale considera estremamente positiva l’esperienza dell’Invaso di Bilancino, infrastruttura che per il futuro deve rappresentare un modello per immagazzinare l’acqua.
Preso atto che la nostra Provincia, (le Province confinanti e la regione toscana) oltre che dal fiume Arno è percorsa da numerosi fiumi e torrenti, (Sieve, Greve, Pesa, Elsa, Bisenzio, Ombrone, ecc. affluenti dell’Arno) e che a loro volta gli stessi sono alimentati da un innumerevole reticolo di rii e torrenti;
Alla luce di quanto esposto si chiede alla Giunta Provinciale, tramite gli uffici competenti, di provvedere con la massima urgenza, in ogni caso entro tre mesi, di elaborare uno studio di fattibilità che preveda di realizzare quanto prima una serie di piccoli e medi INVASI che consentano di immagazzinare e contenere l’acqua durante l’anno (specialmente nel periodo autunnale/invernale) per poi rilasciarla nei periodi di effettiva necessità per usi civili e agricoli.
Si segnala a questo proposito che in Val di Pesa negli anni 80, venne elaborato un progetto che prevedeva un mini invaso, progetto che poi non ha avuto nessuna pratica applicazione.
Per approntare questi studi e progetti di fattibilità, la Provincia può e deve avvalersi delle competenze e della professionalità dei Consorzi di Bonifica e delle Comunità Montane che hanno diretta operatività sui territori di competenza I soggetti sono: Consorzio di Bonifica delle Colline del Chianti, Consorzio di Bonifica della Piana Fiorentina, Comunità Montana del Mugello e Comunità Montana della Montagna Fiorentina.
I consiglieri della Margherita
David Ermini
Paolo Londi
Piero Giunti
Demetrio Donati