Consuntivo Metrocittà Firenze. Carpini: "Ente da rafforzare"
Dichiarazione del consigliere metropolitano di Territori beni comuni
Il consuntivo 2022 della Città Metropolitana di Firenze, secondo il capogruppo di Territori beni comuni Enrico Carpini, riporta "un bilancio senza particolari problemi di tenuta, nonostante la contrazione delle entrate; tuttavia, la notevole consistenza di residui e fondi pluiriennali vincolati evidenziano, ancora una volta, la necessità di rafforzare l'Ente Metropolitano e la sua capacità di investire sul territorio". In quest'ottica come gruppo Territori beni comuni "abbiamo sottolineato l'urgenza di dare stabilità alla struttura amministrativa attraverso un'azione di ancora maggior vigore sulle politiche assunzionali.
Dal punto di vista della spesa corrente destano un po' di preoccupazioni i notevoli accantonamenti necessari a garanzia dei crediti e dei rischi da contenzioso, soldi che sarebbe auspicabile poter liberare per intervenire ove necessario. Durante la discussione abbiamo infine chiesto un chiarimento sulle ripercussioni dell'annunciato venir meno di una parte dei fondi per i Piani Urbani Integrati (Stadio di Firenze). Da parte del Sindaco, che ha risposto, non è stato però chiarito se e quanto questo inciderà sul bilancio metropolitano e sugli altri investimenti diffusi sul territorio; ci aspettiamo perciò ulteriori delucidazioni non appena vi saranno notizie dall'Europa e dai Ministeri competenti".
La variazione di bilancio presentata oggi al Consiglio Metropolitano "risponde per lo più all'esigenza di applicare agli investimenti una consistente cifra di avanzo libero, pari a 22 mln di euro. Su questo punto possiamo dirci soddisfatti visto che la rapida e corretta applicazione all'esercizio corrente dei fondi a disposizione rientra tra quanto da noi spesso sollecitato. Sul lato della spesa corrente permangono al contrario diverse perplessità: la mancata collegialità nelle scelte ha come risultato la poca coerenza in quelle che sono di volta in volta le priorità per i finanziamenti erogati, motivo per cui non abbiamo potuto far altro che esprimerci contrariamente all'intero atto".