SICUREZZA DEL LAVORO, SICUREZZA SUL LAVORO QUALE PRIORITÀ PUBBLICA
Mozione di Rifondazione Comunista
Il gruppo della Rifondazione Comunista ha presentato una mozione in Consiglio provinciale su “Sicurezza del Lavoro, sicurezza sul lavoro quale priorità pubblica”. I consiglieri Sandro Targetti, Andrea Calò e Lorenzo Verdi, visto che dal 1° gennaio al 30 novembre 2006 gli infortuni sul lavoro denunciati all’INAIL sono stati 865.204 di cui 1.141 mortali ed il dato relativo alla nostra Provincia è di 16.190 eventi denunciati di cui 21 mortali, ritengono più che mai necessario introdurre nella normativa nazionale e regionale elementi di rigidità piuttosto che incentivi; porre gli oneri per la sicurezza a carico dei costi generali della produzione, anziché sul costo del lavoro; rafforzare il ruolo, l’autonomia e la rappresentatività di tutte le lavoratrici ed i lavoratori, sulla base del combinato disposto dall’art. 9 dello Statuto dei Lavoratori e dall’art. 2087 del Codice Civile. E sulla basse di queste premesse chiede che in attesa delle linee guida del governo in materia e della stesura di un T.U. sulla sicurezza, che coinvolga tutti gli attori (Regioni, parti sociali, Inail, Inps) e in attesa che riparta la discussione con i Ministeri su una nuova legge sugli appalti, piano di prevenzione e rilancio dei servizi ispettivi, vada rafforzata l’informazione e la comunicazione, compito della Provincia, titolare di funzioni specifiche in materia di lavoro, formazione professionale, collocamento e politiche sociali, è quello di mettere in atto una campagna straordinaria sulla sicurezza, anche tramite i mezzi informativi a disposizione degli enti locali del territorio provinciale; sia rilanciato e rafforzato il ruolo della Provincia, quale organo di coordinamento politico degli enti locali che operano sul proprio territorio, individuando – in accordo con i comuni – un “capitolato tipo”, in ordine alla sicurezza sul lavoro, per l’appalto di opere pubbliche e di servizi da parte degli enti locali, ed offrendo agli stessi il necessario supporto tecnico/informativo da parte degli uffici e dei servizi dell’Amministrazione Provinciale, in particolare qualsiasi impresa che voglia partecipare ad una gara pubblica dovrà essere in possesso del DURC, documento che attesta la regolarità contributiva; sia istituito un “centro di coordinamento” del lavoro e degli interventi di tutti i soggetti: Direzione Provinciale del Lavoro, INAIL, INPS, VVF, in materia di vigilanza, indirizzata soprattutto a combattere il fenomeno del lavoro nero e/o sommerso, attribuendo a questo “centro di coordinamento” anche il rapporto con le parti sociali e il compito di orientare e verificare i risultati dell’azione svolta e che l’ente appaltante è responsabile in solido dei contributi e delle retribuzioni dei lavoratori dell’impresa aggiudicarla dell’opera o del servizio; sia ribadito il principio del diritto da parte dei lavoratori al rifiuto di eseguire lavorazioni ad alto rischio in mancanza degli interventi necessari in materia di sicurezza; sia sviluppato ed esteso il confronto con le organizzazioni sindacali ed economiche attraverso la piana attuazione di quanto stabilisce l’art. 20 del DLgs. 626/94 in fatto di organismi paritetici nel territorio; siano ampliate le iniziative informative nei confronti dei lavoratori stranieri; siano rafforzate ed estese le iniziative in materia di “Responsabilità Sociale dell’Impresa”, la certificazione sociale e ambientale, individuando nella sicurezza sul lavoro un indicatore fondamentale della qualità dell’impresa, in sintesi la reale riconnessione del lavoro con l’impresa passa solo una rigorosa responsabilizzazione del soggetto titolare della produzione.
Sandro Targetti Lorenzo Verdi Andrea Calò