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PRESSING ISTITUZIONALE PER SALVARE LA LIBRERIA LE MONNIER
L’assessore Saccardi ha risposto, in Consiglio, ad una domanda d’attualità di PRC

Il Consiglio provinciale ha affrontato, con una domanda d’attualità di rifondazione Comunista, la situazione de Le Monnier. “È una situazione, oggettivamente, molto, molto difficile” ha spiegato l’assessore al lavoro Stefania Saccardi. La società, la Città di Firenze S.r.l. che è proprietaria della libreria Le Monnier è subentrata alla Mondadori ma è stata fortemente penalizzata dal raddoppio del canone d’affitto dei locali. La nuova società si è trovata a fronteggiare una situazione debitoria pesante. Per non vedersi aggredire dai creditori, la strada scelta è stata quella di restituire la merce perché non erano in grado di pagarla. Quindi hanno cominciato a restituire i libri che avevano nella libreria e ad oggi la libreria è pressoché vuota. Hanno provato a trasformare la libreria e a realizzare un sistema di franchising con Mondadori però questo richiedeva il rilascio di una pesantissima fideiussione, a garanzia dei libri che venivano dati in franchising che la Città di Firenze S.r.l. non è in grado di sostenere. Un paio di settimane fa era stato intravisto un possibile acquirente ma, nei giorni scorsi abbiamo saputo che questo acquirente si è ritirato. Il proprietario è di Milano ed è probabile che punterà a trasferire tutto a Milano. Nelle ultime ore mi è sembrato di capire che ci sia l’interessamento di qualcuno per poter riprendere in mano questa libreria e so che ci sono stati dei contatti con la Città di Firenze S.r.l. ma, al momento, l’unica certezza che c’è è che questa libreria purtroppo si avvia a chiusura”. Per Calò: “Ci troviamo di fronte ad una grave perdita per il tessuto non solo produttivo fiorentino ma anche per l’intera comunità. La Provincia deve approvare una mozione che non solo riconosce la strategicità del sito e la vicinanza ai lavoratori ma che si faccia promotrice di incontri e consultazioni volti a individuare una nuova figura imprenditoriale. E, come la Regione, la Provincia attui un pressing istituzionale per arrivare ad una soluzione del caso”.

03/04/2007 10.23
Provincia di Firenze