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IL DIBATTITO SULLA CENTRALE DEL LATTE
Gli altri interventi in Consiglio provinciale

Dibattito sulla situazione della Centrale del Latte in Consiglio provinciale. Gli altri interventi. Londi (La Margherita) ha ricordato che la mozione della II Commissione, poi approvata: “E’ frutto di molti contributi. Abbiamo ascoltato rappresentanti della Comunità Montana, il Presidente della Centrale del Latte Franco Cervellin, i sindacati. Abbiamo fatto un dibattito estremamente proficuo, specialmente con gli allevatori del Mugello e con la comunità montana per delineare la filiera del latte”. Per Bertini (SDI): “Questo tipo di aziende pubbliche, specialmente quelle con i bilanci in attivo, e non è la Centrale del latte, in un certo momento si sono trasformate un po’ in un’opportunità per fare cassa e in questa direzione sono andati anche gli enti istituzionali che sono i soci della centrale. Fortunatamente, direi, la privatizzazione non c’è stata. E se da una parte questo è stato un bene da un’altra è stata un po’ la causa di tutti i mali che oggi la centrale del latte si trova ad affrontare”. Per Ragazzo (Verdi): “Anteponiamo alla grottesca immagine dell’azienda dipinta dal Presidente i fatti veri, il lavoro delle persone che hanno smentito all’unisono le sue parole senza nessuna polemica ma appunto mostrando la loro condizione e le loro prospettive. Prospettive che sono sane, che vengono rimarcate nel piano industriale e che il documento della Commissione consiliare conferma come valido, dando pieno sostegno all’azienda affinché prosegua il lavoro iniziato”. Per il vice Presidente della Provincia Barducci: “Dobbiamo provare a riportare la discussione intorno a un’ipotesi molto pragmatica e capire se c’è, e se sì in quale direzione, uno spazio utile da parte dell’Amministrazione provinciale intorno al futuro di questa azienda. Questa azienda è nata con una missione e dobbiamo partire per ricostruire una filiera intorno alla Centrale del Latte”. Bassetti (UDC) ha ricordato di essere: “Dell’Alto Mugello ed ho la presunzione, pur non facendo l’agricoltore, di conoscere il mio territorio. Oggi un allevatore ha, in media, quaranta, cinquanta capi di bestiame da latte. È gente che ha fatto investimenti, se non c’è chi acquista il latte, tutto verrebbe messo a repentaglio”. Ermini (La Margherita) si è chiesto: “Quale può essere il ruolo della Provincia in un sistema che è quello della produzione del latte e dei suoi derivati in una società che bene o male è parte integrante della storia del nostro territorio? Se la società fosse in un momento critico, come potrebbe intervenire la Provincia, certamente non acquistando quote degli altri”. Gori (DS) ha ricordato che: “Il Consiglio con questo documento ha, politicamente, dato un indirizzo chiaro alla Giunta provinciale, dicendogli di rendersi disponibile all’ingresso nella Centrale del Latte. La Provincia interessandosi ad un’azienda come la Mukki Latte credo possa dare qualcosa e non solo ricevere. L’intervento della Provincia deve essere ancorato a quello che è lo stato delle cose della Mukki Latte e che ha due criticità: una dovuta al debito finanziario ed una dovuta alla gestione”. Infine l’assessore all’agricoltura Pietro Roselli il quale ha ribadito che: “Oggi la funzione pubblica nei confronti dell’attività di trasformazione, lavorazione e commercializzazione del latte è quella di sostenere questo sistema socio economico che si è creato, che ha migliorato e si è ottimizzato nel Mugello”.

13/04/2007 16.52
Provincia di Firenze