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“ALBERTI”, PARTE IL RESTAURO
Lavori di adeguamento per 800mila euro

La facciata del Liceo Alberti in via San Gallo a Firenze

Sono stati consegnati dalla Provincia alla ditta appaltatrice i lavori di adeguamento normativo e restauro interno della sede del Liceo Artistico Leon Battista Alberti, in via San Gallo a Firenze.
L'intervento è stato programmato dall’Assessorato all’Edilizia per adeguare le architetture storiche del liceo alle norme di prevenzione incendi, assicurarne l’accessibilità da parte dei disabili e incrementare il livello di sicurezza degli spazi in cui si svolgono le attività didattiche.
Saranno inoltre eseguiti lavori di restauro conservativo dei tetti e delle facciate esterne del chiostro del convento.
"Abbiamo previsto di partire con l'esecuzione delle opere esterne all'edificio – sottolinea l’assessore provinciale all’Edilizia Stefano Giorgetti – per poi proseguire con gli altri lavori nella pausa estiva, perché riteniamo che questo importante intervento debba svolgersi in modo da essere compatibile con l'attività didattica”.
L’importo complessivo previsto per i lavori, che dureranno circa dodici mesi, è di 800.000 euro. La ditta esecutrice è la “GMC” di Tortona, Direttore dei Lavori è l’architetto Giorgio Caselli, responsabile del procedimento è l’architetto Luca Gentili.
Il complesso di via San Gallo è stato edificato nel Trecento come oratorio dedicato a Santa Maria Maddalena, cui nel 1329 fu aggiunto un ospizio per “ragazze ravvedute”. Successivamente subentrarono i frati Celestini, che intrapresero la realizzazione, in stile gotico, della chiesa a tre navate e del campanile. Chiesa e convento vennero poi ristrutturati ed ingranditi nel 1552 con l’annessione dello Spedale di San Giovanni Decollato. Dedicata a San Nicola di Bari, nel 1557 il complesso fu assegnato alle Cavalieresse Gerosolimitane, che fecero completare la facciata con i due grandi angeli in marmo che sorreggono lo stemma dell’Ordine. Vicino alla chiesa di San Nicola era intanto sorto un ospedaletto della compagnia di San Giovanni Decollato.
Agli inizi del Seicento si ebbero ulteriori importanti trasformazioni all’edificio, volte ad adeguare la struttura architettonica della chiesa alle nuove esigenze dell’Ordine. La parte anteriore della navata centrale viene chiusa, dando origine all’attuale vestibolo. Le monache Cavalieresse, dedite all’accoglienza delle fanciulle dell’aristocrazie fiorentina, fecero anche abbassare le navate laterali per ricavare nuovi ambienti ad uso di foresteria e parlatorio. Fra le numerose ragazze della nobiltà fiorentina accolte dalle monache è da ricordare Lucrezia de’ Pazzi, meglio conosciuta come Santa Maria Maddalena de’ Pazzi.
Nel 1818 la Chiesa diviene parrocchia e nel 1870 la maggior parte del Convento, compreso il grande chiostro ed il porticato, venne adibito a scuola.

L'ingresso del Liceo artistico Alberti

17/04/2007 12.41
Provincia di Firenze