Sostegno alla parità di genere e alla cultura di genere
La cittàmetro si aggiudica il bando regionale con il progetto “Gender Budgeting e Diffusione della Cultura”
Il consiglio della Città Metropolitana di Firenze ha approvato all’unanimità, su proposta della consigliera delegata alle Pari opportunità della Città Metropolitana di Firenze Angela Bagni, la ratifica dell’atto di approvazione del progetto, presentato dalla Città metropolitana di Firenze e finanziato dalla Regione Toscana, con cui si proponeva di definire un sistema di gender mainstreaming attraverso l’elaborazione/redazione e pubblicazione di un bilancio di genere da parte della Città Metropolitana e dei 35 Comuni aderenti all’Accordo Territoriale di Genere.
Il progetto che segna le politiche della città metropolitana – sottolinea Bagni – è interamente finanziato dalla Regione Toscana per un importo di aggiudicazione pari a 161.744 mila euro relativi a fondi POR -FSE destinati agli investimenti per crescita ed occupazione.
Articolato in due azioni e operato in accordo con l’Università degli studi di Firenze, prosegue Bagni - ha visto la realizzazione del “Bilancio di Genere” (gender budgeting), documento con il quale l’Amministrazione analizza e valuta, in un’ottica di genere, le sue scelte economiche e finanziarie e che ha visto la partecipazione di 35 comuni sui 42 interpellati con un grande lavoro di squadra con gli uffici preposti della cittàmetro.
Nel dettaglio il progetto è partito dall’analisi del contesto esterno con l’individuazione delle aree delle Amministrazioni più significative in relazione al genere (istruzione, lavoro, rappresentanza, salute, violenza ecc.). Dai dati e le procedure necessari a raccoglierli si è proceduto alla loro analisi, dando indicazione di eventuali azioni positive-relazioni sulla performance, ovvero di pratiche che avrebbero potuto essere sviluppate per migliorare, riequilibrare e proporre processi innovativi per la riduzione della disparità di genere.
Nella fase successiva si è analizzato il contesto interno, ossia l’organizzazione delle strutture amministrative, utilizzando dati distinti per genere su: rapporti di lavoro, classi di stipendio, formazione e aggiornamento, funzioni a livello apicale, premi di produttività, età, istruzione, stato di famiglia dei dipendenti e nell’ultima fase si è proceduto all’analisi delle spese correnti del Rendiconto della Gestione dei singoli Enti, classificate secondo la prospettiva di genere distinguendo fra: aree direttamente inerenti al genere; aree sensibili o indirettamente collegate al genere; aree neutre.
Obiettivo dell’analisi è stato quello di verificare l’efficacia e l’efficienza delle spese di bilancio riguardo alla distribuzione di risorse e servizi, valutandone le ricadute prodotte su donne e uomini, al fine di comprendere le cause di disparità, identificare le strategie più adatte a combatterle e favorire la realizzazione del principio di uguaglianza e parità e l’ accordo territoriale è servito per avviare un processo in cui tutti i soggetti possano operare nella direzione di un cambiamento di prospettive, tenendo conto, nella programmazione delle politiche, che il principio di pari opportunità per donne e uomini non è un vincolo da rispettare formalmente, ma un’occasione di miglioramento delle performance di qualsiasi intervento, funzionale allo sviluppo sociale ed economico di un territorio.
Infine la Città Metropolitana di Firenze ha potuto svolgere, con due associazioni storiche del territorio come Artemisia e Lilith, percorsi nelle scuole di prevenzione con i ragazzi e di formazione con gli insegnanti che proseguiranno anche per l’annualità 2024.
“Grazie a questo intenso lavoro – conclude Bagni – si è concluso un primo passo che è il bilancio di genere che offre ai vari comuni la possibilità di analizzare quelle che sono le proprie partite di bilancio, di riflettere su quelle che sono le discriminazioni di genere e di rimodulare eventuali interventi e strategie da mettere in atto per contrastarle.”