Sant’Orsola, firmata la convenzione tra Comune e Artea. L’ex convento si apre alla città con nuovi spazi
Nardella: “Traguardo storico per la città e per San Lorenzo. Un altro tassello del programma di mandato che viene portato a compimento”
San Lorenzo si arricchisce di nuovi spazi pubblici destinati ad attività di carattere prevalentemente culturale, formativo e sociale. L’ex convento di Sant’Orsola apre al quartiere e alla città i suoi storici ingressi, le sue corti e i suoi percorsi e offre nuovi servizi che i cittadini potranno fruire gratuitamente o a costi concordati: un museo, atelier d’artisti, una scuola di alta formazione, una foresteria, una biblioteca, una ludoteca, spazi per start-up culturali, spazi per mostre e concerti, ma anche negozi, bar e ristoranti. Sono solo alcune delle attività previste nella convenzione firmata oggi tra il Comune di Firenze e la Società ARTEA Société Anonyme. Comune e Artea hanno firmato l’atto che regolamenterà, per i prossimi 50 anni, l’uso degli spazi dell’ex convento situato nel cuore del centro storico.
“Con questa firma si conclude tutto il procedimento amministrativo per il passaggio di consegne dei lavori dalla Città metropolitana alla società Artea - ha detto il sindaco Dario Nardella -. È un traguardo storico per la città di Firenze e per il quartiere di San Lorenzo perché finalmente potremo concludere tutti i lavori a Sant’Orsola e dare una vita nuova a questo luogo pieno di storia e di cultura con attività dedicate ai giovani, ai residenti del quartiere, ai visitatori e alla città nel suo insieme”. “Si tratta di un altro tassello del programma di mandato che viene portato a compimento - ha continuato Nardella -. Sono emozionato e grato per questo obiettivo conseguito grazie agli uffici del Comune di Firenze, oltre che a quelli della Città metropolitana, e grazie all’impegno e alla passione di un investitore europeo illuminato che ama Firenze”.
Il Progetto Unitario Convenzionato dell’ex convento di Sant’Orsola, votato dal Consiglio comunale il 18 dicembre scorso, recepisce le prescrizioni contenute nel Piano Operativo adottato dal Comune tra cui il recupero e la rifunzionalizzazione dell’ex convento, favorendo l’insediamento di attività sociali e culturali fruibili anche durante le ore serali, la ricostituzione dell’identità del complesso dal punto di vista storico-architettonico e funzionale, la valorizzazione degli accessi principali su via Panicale e via Guelfa e il ripristino anche di quelli storici di via Taddea e via Sant’Orsola. Il progetto prevede che saranno spazi pubblici i tre cortili (il Cortile dell’Orologio, il Cortile della Spezieria e il Cortile del Tabacco) e i varchi di accesso dalle quattro strade (via Guelfa, via di Sant’Orsola, via Taddea e via Guelfa).
Il piano terra è concepito come un’estensione del quartiere e delle funzioni della città, mentre i piani superiori sono destinati ad accogliere attività di formazione e crescita professionale; l’autorimessa esistente è prevista a servizio sia delle attività inserite nel complesso che della collettività.
Il progetto di recupero e rifunzionalizzazione costituisce un intervento urbanistico di rilevanza strategica, finalizzato alla riqualificazione di un intero rione, e offre una risposta alle numerose richieste di recupero da parte della comunità nel corso degli anni. Le funzioni prevalenti che troveranno spazio all’interno di Sant’Orsola, ampio complesso immobiliare di proprietà pubblica e di rilevanza storico-artistica e culturale, sono di tipo formativo-culturale, come indicato dalla Città metropolitana, proprietaria del complesso dal 2007.
Nella convenzione è previsto che vengano realizzati un museo dedicato alla storia del complesso con una fruizione privilegiata per i fiorentini (inserimento nel circuito delle domeniche gratis, l’apertura gratuita dello spazio museale alle scolaresche di ogni ordine e grado della Città metropolitana di Firenze); un Centro di formazione professionale (CFP): l’operatore dovrà mettervi a disposizione a uso gratuito, per 15 giorni l’anno al Comune e per 15 giorni annui alla Città metropolitana, spazi pubblici destinati a sale riunioni/conferenze sulla base di una programmazione annuale da concordare; spazi per start up per la produzione culturale; una foresteria con spazi destinati all’ospitalità dei partecipanti ai corsi e dei rispettivi docenti del CFP e/o dei fruitori degli spazi e della Scuola di alta formazione, con il divieto di accogliere ospiti diversi dalle categorie indicate; servizi turistici (Info point) per la promozione, commercializzazione e gestione di prodotti turistici complessi e integrati; un’area per il tempo libero dove svolgere attività anche a carattere culturale, comprensiva di mostre, eventi, concerti e ricreativa con intrattenimento; una Scuola di alta formazione di livello universitario e/o parauniversitario, dove dovranno essere garantite per ogni anno scolastico tre borse di studio per la frequentazione delle scuole presenti nel complesso. L’assegnazione delle borse, a cura del Comune, interesserà un bacino di utenza riferito ai residenti della Città metropolitana di Firenze, e in subordine della Regione Toscana, in base a un criterio ISEE inferiore o uguale a 36.000 euro e in base a criteri di merito da definire in accordo con l’istituzione scolastica di riferimento e l’amministrazione comunale. Nell’ex convento è prevista anche una ludoteca aperta a tutti: l’apertura gratuita dovrà essere pari ad almeno sei ore al giorno per sei giorni alla settimana. Qualora il Comune richieda di inserire la ludoteca nel circuito delle ludoteche comunali, il concessionario si impegnerà a mettere a disposizione lo spazio gratuitamente al Comune per la sua gestione diretta. Saranno a carico del concessionario l’allestimento, la guardiana, la pulizia e la manutenzione dello spazio.
Anche la biblioteca sarà aperta a tutti. Il concessionario realizzerà al suo interno uno spazio da destinare ad emeroteca attrezzata anche per la consultazione online, con libero accesso gratuito a tutti i fruitori. Qualora organizzi in questi spazi eventi culturali e presentazioni letterarie nonché artigianali deve assicurarne la libera accessibilità. In tali spazi potrà essere realizzato anche un servizio di caffetteria/bar per gli utenti.
Gli spazi destinati agli atelier artisti dovranno essere concessi dall’operatore in locazione ad artisti e artigiani per la produzione e la vendita. L’accesso al Chiostro della Spezieria sarà libero e gli spazi saranno vere e proprie vetrine del “saper fare” fiorentino e italiano, consentendo la scoperta e la comprensione dei diversi passaggi che portano alla realizzazione del prodotto finito. Il Chiostro della Spezieria, con accesso da via Sant’Orsola e da via Taddea, sarà destinato alla realizzazione di opere d’arte e prodotti artigianali locali; inoltre sarà riconfigurato a verde e dedicato alla coltura di orti. Il Chiostro potrà ospitare laboratori di agricoltura urbana per adulti e bambini. (fp)
(ndr: nella foto, Il sindaco Dario Nardella e il presidente e amministratore delegato di Artea Philippe Baudry)