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FESTIVAL ‘IL FIORENTINO’: SI PARTE CON DURRENMATT E CON SHAKESPEARE
Studenti dell’Iti Da Vinci in scena al Florida, liceali del Virgilio di Empoli al Puccini

Gli attori dell'Iti Da Vinci

Giovedì 3 maggio prende il via con due spettacoli al Teatro Cantiere Florida e al Teatro Puccini il festival di teatro-scuola ‘Il Fiorentino’, promosso dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Provincia di Firenze.
Al Florida vanno in scena, alle 21, i ragazzi dell’Istituto tecnico Da Vinci di Firenze, con “I tre fisici”; al Puccini, alla stessa ora, tocca agli studenti del Liceo empolese Virgilio con “A midsummer night’s party”.

“I tre fisici” è un libero adattamento da Friedrich Durrenmatt, per la regia di Betty Biancastelli. Interpreti sono Ricardo Bautista, Francesco Buttitta, Niccolò Ceccarelli, Matteo Ghirelli, William Luzzi, Camilla Mancini, Serena Parrini, Andrea Ponzecchi, Elena Palazzoni, Lorenzo Terenzi, Francesca Zizzania

Siamo in piena guerra fredda. La Scienza ha da poco mostrato al mondo la potenza immane delle sue applicazioni con le bombe atomiche sul Giappone. Il protagonista, lo scienziato Möbius, è atterrito per l’ultima scoperta che ha fatto: ha trovato “il sistema di tutte le invenzioni possibili”, cioè il segreto per arrivare a realizzare subito tutte le possibili applicazioni di ogni ricerca scientifica, anche la più temeraria. Consapevole che ciò porterebbe alla distruzione dell’Umanità, Möbius decide di rinunciare alla Scienza. Si isola dal mondo e, fingendosi pazzo, si fa rinchiudere in un manicomio.
E’ in questo manicomio che si svolge la piece. Si apre il sipario con gli “ospiti” del sanatorio Les Cerisiers che salgono sul palco ad uno ad uno, mostrando la loro particolare mania, fino a costruire una macchina umana gestuale e sonora. Da pochi minuti è stato commesso un assassinio. I veli che nascondono l’arredo del salotto della villa vengono tolti e la scena si compone a vista: la vittima si distende a terra, il commissario, le infermiere e gli agenti iniziano la loro azione. L’inquietante figura della dottoressa Von Zahnd, malevola vergine gobba, incombe su tutti. Tra amori, omicidi e missioni segrete si svolge un giallo poliziesco, che scivola poi nel noir quando Möbius si rivela essere solo un eroe burattino, vittima sacrificale di un potere assoluto e inviolabile.
Con I Fisici Durrenmatt, utilizzando i toni della farsa, ci pone un grave interrogativo, ancor oggi irrisolto: siamo in grado di garantire agli scienziati la completa libertà nella ricerca, affrancandola dall’influenza degli interessi economici e politici?
L’autore non risponde, ma ci consegna un impegnativo messaggio: “Il contenuto della Fisica riguarda solo i fisici, i suoi effetti riguardano tutti. E ciò che riguarda tutti può essere risolto solo da tutti“. Così, proprio attraverso un apparente negativismo, Durrenmatt ci costringe a riflettere: vogliamo essere spettatori di fronte agli eventi della Scienza, pensando che non ci riguardino, o assumercene invece la piena responsabilità morale?

La regia di “A midsummer night’s party” è di Lavinia Rosso. Gli interpreti sono Daniela Beneduce, Simone Bruno, Andrea Bulleri, Chiara Capezzuoli, Elisa Cianetti, Debora Corsinovi, Sara D’Ambrosio, Andrea Di Carlo, Ylenia Fallace, Charo Galura, Diletta Grassi, Isabella Paladino, Nane-Evelyn Petrovich, Maddalena Pucci, Greta Rovini, David Salvaggio, Chiara Stornaiuolo.

La celebre commedia di Shakespeare è lo spunto per questo lavoro. I personaggi vengono trasportati nel presente; caratteristiche e ruolo di ciascuno sono interpretati in chiave attuale. Anche il contesto è stato ridefinito: un party lungo una notte intera è il luogo dell’azione. Una serie di gruppetti amatoriali si affannano a metter su uno spettacolo in onore di un fantomatico Don Germano che non si vede mai e sul conto del quale si fanno le più diverse congetture.
“In fin dei conti ognuno di noi – dice una delle interpreti - si rapporta con quello che vede, con quello che sente… ma come si rapporta? Questo è il problema. Prendiamo per esempio la parola ‘notte’. Alcuni, al solo pronunciarla, immaginano la luna che splende, le stelle lucenti che pulsano in cielo, magari un falò sulla spiaggia abbracciati con la persona amata. Altri, mentre un brivido gli percorre la schiena, immaginano i contorti e nodosi rami di una foresta, il riecheggiare di lugubri suoni e la sensazione di essere perennemente osservati a poca distanza da qualcosa i cui occhi lampeggiano rossi come il sangue. Eppure è la stessa parola… perché i pensieri sono diversi? Forse perché è come riflettere la stessa immagine in molti specchi. L’uno copia l’altro, ma nessuno sarà mai identico all’originale, quello perfetto. Notte è una parola pura, ma da ogni specchio in cui si riflette viene deformata lentamente, fino ad assumere forme e significati che mai avremmo immaginato.”

Il sito del festival: http://www.festivalilfiorentino.it/

I ragazzi del Virgilio di Empoli

02/05/2007 15.19
Provincia di Firenze