Mobilità. Carpini (Territori beni comuni) sulle ciclostazioni della Metrocittà
Il consigliere metropolitano presenta un'interrogazione
Sono pronte da quasi un anno, "in alcuni casi come a Borgo San Lorenzo pure inaugurate in pompa magna" ma, sostiene Enrico Carpini, consigliere metropolitano e capogruppo di Territori beni comuni, "la loro quasi totalità non è attiva: sono le 7 ciclostazioni che la Città Metropolitana ha installato in altrettanti plessi scolastici superiori, nei comuni di Borgo San Lorenzo, Figline e Incisa Valdarno, Empoli, Sesto Fiorentino, Pontassieve, Fucecchio e Castelfiorentino, con un impegno per la posa in opera di 635.000 euro ed una spesa totale di 920.000 euro".
Sembra che "non siano state concordate con le scuole le modalità di gestione, in alcuni casi neppure il loro stesso posizionamento, col risultato che giacciono tristemente inutilizzate. Per questo. allo scopo di vederci chiaro, ho presentato un’interrogazione al Sindaco Metropolitano Nardella".
L’impegno per la mobilità ciclabile "non può essere solo fare l’investimento, se non si creano le condizioni perché queste infrastrutture funzionino si fa un doppio danno: da una parte lo spreco di risorse, quasi un milione di euro non è poco, dall’altra il rafforzamento dell’idea che passare alla bici sia inutile e complicato".
La Città Metropolitana "sta gestendo moltissimi soldi per la realizzazione di piste ciclabili, ciclovie e ciclostazioni, e credo che sia una missione davvero importante quella di incentivare l’uso dei mezzi non inquinanti al posto di auto e motorini, ma, se non si vuol dare fiato a chi le ritiene una spesa inutile, le infrastrutture devono essere ben pianificate e condivise con le comunità locali".