I DATI DELLA RICETTIVITA' EXTRALBERGHIERA A FIRENZE
In dieci anni sono nate 1187 nuove strutture per 17.000 posti letto
Cresce a gran ritmo l’offerta dell’ospitalità informale extralberghiera, vale a dire agriturismi, ostelli, campeggi, residenze d’epoca, affittacamere, alloggi privati e bed in breakfast, a Firenze e Provincia secondo uno studio APT e Centro Studi Turistici presentato ieri. Erano presenti Antonio Preiti Direttore dell’APT di Firenze e Alessandro Tortelli Direttore Scientifico del Centro Studi Turistici. I dati elaborati grazie a 536 imprenditori che hanno risposto ad un questionario pari al 31% del totale di riferimento, hanno fatto emergere una forte dinamicità del settore. I tassi di crescita dell’ultimo decennio parlano di uno sviluppo costante, sia in termini di imprese che di capacità ricettiva: dal 1995 al 2005 il comparto extralberghiero si è arricchito di 1.187 nuove strutture e circa 17.000 posti letto. Parallelamente, la ricettività extralberghiera provinciale ha aumentato la propria quota di mercato sul totale regionale di circa 4 punti percentuali. Il trend di crescita ha interessato tutte le tipologie, ad eccezione delle case per ferie. La crescita maggiore è stata registrata per le strutture agrituristiche le case e appartamenti per vacanze e gli affittacamere. In generale, continuano ad affermarsi sul mercato nuove strutture con un dimensionamento più contenuto. L’offerta extralberghiera si è consolidata in tutte le aree provinciali, con valori mediamente più alti per l’area Empolese – Valdelsa, il Chianti e, in generale, per tutte le altre aree caratterizzate da un’offerta rurale. Nello stesso periodo (1995-2005) sono cresciute notevolmente anche le presenze turistiche registrate nel settore (+63%), benché il reale incremento si sia avuto nel quinquennio 1995/2000, piuttosto che in quello successivo. L’indice di concentrazione dell’offerta nelle diverse aree del territorio provinciale, in rapporto alla popolazione residente, fa emergere i seguenti dati. Per il 2005 nell’area del comune di Firenze si contano 2,3 posti letto ogni cento abitanti, per l’Area fiorentina 1,3, la Montagna fiorentina 3,7, l’Empolese – Valdelsa 4,1, il Mugello 5,8, il Chianti 11,5 e il Valdarno 14,9. Tra gli altri aspetti significativi che emergono dall’indagine si segnala circa il 79% delle aziende intervistate conduce un’attività continuata nell’arco dell’anno. Le dotazioni ed i servizi accessori offerti dalle strutture sono strettamente connessi al tipo di azienda ed alla sua localizzazione. Se si esclude la piscina, che è presente in un discreto numero di strutture (46% del totale). In media il numero di addetti delle strutture oscilla tra le 2,4 unità in alta stagione e l’1,9 della bassa stagione (i dati variano a seconda della tipologia di impresa). Internet rappresenta uno dei principali strumenti di promozione utilizzato dalle aziende. L’81% delle strutture ha un suo sito e circa il 44% delle prenotazioni arriva tramite il web, mentre scarso è l’interesse per attività formative. Infine circa tre operatori su quattro hanno dichiarato di compiere azioni di fidelizzazione nei confronti dei clienti, che si concretizzano soprattutto nel praticare prezzi differenziati, ma anche con azioni di direct marketing. “Questa esplosione dell’offerta informale – ha sostenuto Preiti – è indice di una gran voglia di fare impresa e si accorda nel felice momento che il turismo sta vivendo a Firenze. Più varietà sull’offerta significa più ricchezza”.