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LA PROVINCIA SI È COSTITUITA PARTE CIVILE NEI PROCESSI CONTRO CAVET SUI LAVORI PER LA TAV IN MUGELLO
L’assessore Nigi ha risposto ad una domanda d’attualità di Rifondazione Comunista che ha anche chiesto una riflessione sull’attraversamento dell’alta velocità a Firenze

Sui danni causati nel Mugello dai lavori per la TAV l’assessore all’ambiente Luigi Nigi ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di Rifondazione Comunista. “L’amministrazione Provinciale – ha illustrato Nigi – si è costituita parte civile nei tre processi penali contro CAVET; per la costituzione ha usato i legali interni. La costituzione di parte civile era la prima azione, dall’esito della quale potranno derivarne altre. Riguardo alla stima dei danni la Provincia è d’accordo sulla inadeguatezza della previsione del Ministero e condivide invece la perizia effettuata dalla Procura della Repubblica. Nei tre procedimenti penali per i quali siamo costituiti parte civile risulta imputato anche il “General Conctractor”, RFI (Rete Ferroviaria Italiana); dunque questa è già una iniziativa contro le società e aziende che ne fanno parte: valuteremo se sarà sufficiente. Riguardo al sottoattraversamento di Firenze la Provincia non intende modificare la propria posizione, almeno per il momento. Quanto è accaduto in Mugello è nostra volontà che sia oggetto di utile esperienza per maggiore attenzione e perizia: la paura che succeda come in Mugello non ci può rendere inerti, ma semmai più attenti e saggi”. Soddisfatto Targetti: “Per il fatto che la Provincia si è detta insoddisfatta per la prima valutazione del Ministero dell’ambiente che quantificava in 53 milioni di euro i danni in termini di falde, torrenti e sorgenti arrecati dalla tratta Alta Velocità in Mugello. Più giuste le valutazioni espresse dai periti della Procura della Repubblica che hanno quantificato in 1 miliardo e 174 milioni di euro i danni quantificabili per l’assetto idrogeologico del Mugello. Quello che chiaramente è contraddittorio, rispetto al quale Rifondazione Comunista non è d’accordo, è che questa esperienza concreta e questa entità dei danni procurati all’assetto del Mugello necessita di una riflessione sull’attuazione del sottoattraversamento di Firenze. Due i rischi principali dal punto di vista ambientale: quello per un certo numero di edifici, circa 170, collocati fra l’area ferroviaria di Campo Marte e Piazza della Libertà, in quanto i due tunnel da realizzare per i due binari delle linee veloci corrono ad una profondità, tra la volta della galleria e la superficie, inferiore ai 30 metri che viene indicata come la profondità di garanzia per impedire un possibile danno ai fabbricati di superficie, e l’altro danno che si preventiva è quello di un possibile innalzamento della falda a nord e abbassamento al sud, essendo questo tunnel disegnato ad S sotto Firenze”.

08/05/2007 12.02
Provincia di Firenze