GENIO FIORENTINO: TRE ANNI DI SUCCESSI
Gli eventi più importanti che si sono susseguiti dal 2005 ad oggi
Il Genio Fiorentino è nato nella primavera del 2005 come una kermesse ricca di eventi allestiti nella terra che ha dato i natali a personalità geniali come Dante, Boccaccio, Giotto, Vespucci, Leonardo, Meucci, etc. Iniziative nate per conoscerne meglio la vita e le opere di questi geni ma anche per esplorare le nuove sfide del futuro che nascono dalle eccellenze territoriali di oggi.
Il calendario 2005 del Genio Fiorentino prevedeva 101 eventi che si sono susseguiti dal 15 maggio al 7 giugno, dislocati non solo nella città di Firenze, ma anche nei comuni sparsi nel territorio.
L’evento di apertura coincise con l’inaugurazione del restauro della facciata di Palazzo Medici Riccardi. Per festeggiare l’evento il funambolo David Dimitri attraversò via Cavour come sospeso in aria, accompagnato da un gioco di luci e dal violino di Ruben Chaviano Fabian: un’atmosfera fantastica dai fiorentini e dai tanti turisti accorsi ad ammirare la facciata recuperata.
In quella edizione il Genio Fiorentino ricordò Giovanni Boccaccio. A Certaldo, nella sua terra natale vi fu l’omaggio di Giorgio Albertazzi, con una lettura-spettacolo del Ninfale fiesolano.
Uno degli eventi top dell’edizione del 2005 fu il dibattito sul tema “Un nuovo rinascimento contro la solitudine del cittadino globale”, affrontato da uno dei principali filosofi politici del nostro tempo, Zygmunt Barman; la conferenza di Londra fu trasmessa nella Limonaia di Palazzo Medici Riccardi.
Di grande interesse internazionale il dibattito che si tenne per ipotizzare il recupero della Battaglia di Anghiari, dipinto di Leonardo da Vinci, forse ancora nascosto a Palazzo Vecchio.
Altri eventi rimasero a simbolo dell’edizione 2005, come il grande spettacolo a Palazzo Strozzi con la sfilata di moda della Maison Fiorentina Ferragamo e la presentazione, a Palazzo Medici Riccardi, da parte della rockstar americana Lenny Krevitz, del progetto Millenium Goals, per sensibilizzare l’opinione pubblica verso gli obbiettivi della campagna delle Nazioni Unite contro la riduzione nel mondo degli squilibri economici, della povertà, della fame e dell’ignoranza.
Il Genio Fiorentino nell’edizione 2006 si è presentato con il titolo: “Fatti non foste a viver come bruti…” (Divina Commedia, XXVI canto dell’Inferno) una frase che voleva essere una provocazione anche al fiorentino e al turista di oggi.
La manifestazione, che si è svolta dal 22 aprile al 22 maggio, ha coinvolto il capoluogo toscano ed i suoi 44 comuni, con una varietà di eventi che spaziano tra convegni, dibattiti, spettacoli teatrali, concerti, mostre, proiezioni cinematografiche, visite ai musei, presentazioni editoriali, appuntamenti enogastronomici. È questo un elemento di unicità del Genio Fiorentino, ossia la capacità di concentrare in poche settimane molte manifestazioni culturali e non solo dislocate sull’intero territorio provinciale.
La ricca rassegna del 2006 ha vantato un calendario con eventi di portata internazionale, come la proiezione del film dell’ingegner Maurizio Seracini sui dettagli dell’Adorazione dei Magi dipinta da
Leonardo e con la mostra “Cerca Trova e i misteri della più grande opera di Leonardo Da Vinci”. Lo studioso ha fatto il punto sulla ricerca della Battaglia di Anghiari 501 anni dopo la scomparsa dell’affresco da Palazzo Vecchio, con una mostra a tema negli spazi espositivi di Palazzo Medici Riccardi. La kermesse ha vantato la presenza della regina Margarethe II di Danimarca che ha inaugurato al Museo Stibbert la sua mostra di disegni e acquerelli: “Il sogno di una regina”. E poi ancora la sfilata della maison Enrico Coveri e la suggestiva rappresentazione scenica dell’Atenaide di Vivaldi al teatro La Pergola.
Ma il Genio Fiorentino 2006 ha voluto premiatre anche i simboli della genialità del pallone, i calciatori che hanno fatto la storia della squadra Viola, a distanza di cinquant’anni dall’ultimo scudetto, conferendo un riconoscimento a Luca Toni, Kurt Hamrin e Giancarlo Antognoni.
Ancora protagonisti tipicamente fiorentini, questa volta i modelli della geniale comicità fiorentina, con “Aria Fresca 10 anni dopo” uno spettacolo con Panariello, Conti e Pieraccioni, per ricordare quanto la vena goliardica dei toscani sia apprezzata e riconosciuta ovunque.