TONDI (UDC) SULLA RILEVAZIONE CATASTO STRADE
Presentata interrogazione
La Provincia di Firenze è la capofila dal progetto Catasto Strade delle Province della Regione Toscana. I fondi provengono in parte dal Piano Nazionale Sulla Sicurezza Stradale del 2000. La normativa di riferimento è il D.M. 1.6.2001 dove viene richiesto perentoriamente di rispettate le tolleranze planoaltimetriche e più precisamente ai punti:
4.1.1. Assi stradali – Gli assi stradali vanno rilevati come sequenza di punti. Per ogni elemento stradale, rettifilo o curva devono essere rilevati punti in numero sufficiente da poterne ricavare la geometria con un procedimento di minimi quadrati; (…). Gli errori nelle coordinate piane dei punti dell’asse stradale devono essere contenuti entro un metro.”
4.1.2. Profilo Longitudinale - Il profilo della strada può venir costruito sulla base della successione di punti dei quali è stata determinata la quota. La precisione della quota geoidica di tali punti rispetto il riferimento altimetrico nazionale deve essere migliore di 0,5 metri ma la precisione relativa deve essere tale che l’errore massimo nella pendenza sia dello 1%, ovvero deve essere migliore di 10 centimetri se calcolata fra punti distanti meno di 10 metri.”
4.1.3. Profilo trasversale “L’errore massimo nella pendenza trasversale va contenuto nel 1/100 oppure 0,5 gradi centesimali”.
Nel citato decreto si fa inoltre espressamente riferimento agli artt. 227 del Codice della Strada e l’art. 404 del regolamento di attuazione unitamente all’art 226 da comma 1 a 3.
Nel citato D.M. si prevede inoltre l’integrazione del dato, in un prossimo futuro con il catasto terreni e fabbricati.
La Provincia di Trieste ha eseguito, prima di realizzare il catasto strade, una comparazione con il sistema proposto dal Centro di Eccellenza di Telegeomatica di Trieste diretto dal Prof. Manzoni Giorgio che ha impiegato un furgone ad alto rendimento dotato di telecamere, odometro e gps ed un sistema integrato di nuova generazione. Dalla comparazione è emerso che solo il sistema integrato è in grado di adempiere alle specifiche planoaltimetriche del D.M. 1.6.2001.
Le Province di Pordenone Udine e Gorizia hanno abbandonato l’idea di dotarsi di un sistema ad alto rendimento per i limiti legati alla natura del sistema ed hanno deciso di intraprendere una scelta di qualità e soprattutto di rispetto della Legge dal punto di vista qualitativo e planoaltimentrico.
Evitando possibilmente di giustificare la scelta solo per il fatto che alcune Amministrazioni, non curanti della normativa, lo hanno già fatto con il furgone ad alto rendimentoil consigliere dell’UDC in Consiglio provinciale Federico Tondi ha presentato un’interrogazione, a risposta scritta dove si chiede:
perché questa Amministrazione e di conseguenza la Provincia di Firenze, capofila del progetto catasto strade provinciali della Toscana intende perseguire la strada di un rilievo ad alto rendimento per la costituzione del Catasto Strade quando pare assodato, anche da altre Amministrazioni, che questo sistema non è in grado di adempiere alle prescrizioni planoaltimetriche prescritte nel D.M 1.6.2001
Quali siano stati i motivi che hanno indotto codesta Amministrazione a scegliere un sistema obsoleto e privo di ogni utilità se non quella di sperperare il denaro pubblico senza peraltro garantire il rispetto della normativa di riferimento ovvero il D.M. 1.6.2001.
Quale è l’accuratezza in termini assoluti e relativi della CTRN e delle Ortofoto che verrebbero integrate eventualmente nel rilievo ad alto rendimento utilizzato dalla Province e anche da questa Amministrazione per la costituzione del catasto strade visto che la norma prevede che l’Ente tra i suoi compiti deve tenere aggiornata la cartografia?
Qualora questa metodologia (furgone ad alto rendimento) dovesse utilizzare la CTRN o le Ortofoto Regionali come base d’appoggio di un rilievo finalizzato alla produzione del catasto strade (considerando le specifiche e tolleranze del caso), come possono essere risolti i problemi legati alle tolleranze ?
E’ possibile utilizzare la CTRN o le Ortofoto per integrare il rilievo del mezzo mobile al fine di rilevare la geometria effettiva del piano stradale e l’ascissa curvilinea del tracciato? Se si, come è possibile rispettare le tolleranze del DM 1.6.01?
Qualora si dovesse aggiornare il GDF con nuove strade o variazioni geometriche o aumenti di corsia ecc., come è possibile georeferenziare un rilievo ex novo ad una CTRN o ad una Ortofoto preesistente e non aggiornata?
In termini di salvaguardia del territorio e di manutenzione stradale, si ritiene importante la determinazione dell’esatta geometria dei cunettoni di guardia viste anche le prescrizioni del Piano Nazionale sulla Sicurezza Stradale.
Come si può garantire queste prescrizioni attraverso il sistema adottato dalla Provincia visto che le camere metriche eventualmente installate sui furgoni ad alto rendimento non consentono, per limiti oggettivi legati alla tecnologia, questo genere di analisi?
In seguito a dissesti, è ipotizzabile che lo stato di fatto subisca variazioni tali da rendere la CTRN non sufficientemente affidabile allora come si configura l’analisi delle condizioni di rischio ambientale previste nel Piano Nazionale sulla Sicurezza Stradale?
E’ possibile ricostruire le sezioni stradali comprensive degli eventuali cunettoni di guardia sulla base delle immagini acquisite con videocamere da furgone ad alto rendimento in un eventuale rilievo della rete stradale provinciale?
Se si, le precisioni rientrano tra quelle previste dal capitolato del Decreto Ministeriale 1/06/01?
Si vuole sapere inoltre se sono stati effettuati dei prototipi per conto di questa Amministrazione e se questi siano stati collaudati con collaudo strumentale visto che la Provincia di Firenze si deve assumere l’obbligo di garantire le specifiche planoaltimetriche anche per conto delle altre Province di questa Regione.
Se questa Amministrazione intende utilizzare il dato rilevato dal furgone ad alto rendimento anche per la progettazione visto che il Piano Nazionale Sulla Sicurezza Stradale del 2000 prescrive che il catasto strade deve tenere in considerazione anche le condizioni di rischio ambientale ove la viabilità si inserisce.
Quale sia il risultato grafico delle rilevazioni stradali che si intende perseguire, con particolare attenzione alla qualità delle immagini, alla corretta georeferenziazione dell’asse strada, limiti di carreggiata,ed alla definizione geometrica dei cunettoni di guardia e sopratutto quale utilizzo si intende farne.
Se si intende utilizzare il dato acquisito dal furgone ad alto rendimento per l’analisi delle geometrie stradali per poi compararlo con l’analisi dell’incidentalità e il D.M. del 5.11.2001 come peraltro prescritto dalla normativa in vigore.
Se la Provincia intende rispettare le Prescrizioni del Piano Nazionale Sulla Sicurezza Stradale del 2000 e successive modifiche visto che i fondi per la realizzazione del Catasto Strade provengono in parte anche da detto Piano.
Il Consigliere UDC
Federico Tondi