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GENIO FIORENTINO: VINICIO CAPOSSELA CON MARCO BRUNELLO
Fuggite amanti amor… Rime e lamentazioni per Michelangelo
Incontro con il pubblico 15 maggio, ore 21.00 Chiesa di Santo Stefano al Ponte Vecchio

Marco Brunello e Vinicio Capossela

“ogni durezza suol vincer pietate
sì come l’allegrezza fa il dolore”
Michelangelo


Il Genio Fiorentino 2007 celebra la genialità universalmente riconosciuta di Michelangelo Buonarroti (1475-1564), scultore, pittore, architetto, ma anche poeta. Quel genio della “Pietà”, meno conosciuto come autore di sonetti malinconici, disperati e a volte tragicamente ridicoli, in cui si presenta come un uomo, un semplice e volgare mortale, sottomesso dalle passioni, dal dramma umano, dalle vanità e dalla fatica della sua condizione. Di questo Michelangelo, Vinicio Capossela, con il coinvolgimento che gli è tipico, canterà l’anima, interpretando e musicando le “Rime” di Michelangelo insieme al violoncellista Mario Brunello.
Il primo incontro tra Vinicio Capossela e il “corpus” dell’opera letteraria di Michelangelo risale al 2000, quando egli incide tre “Rime” di Michelangelo per l’album “Renaissance” del musicista francese Philippe Eidel, musicate dallo stesso Eidel. In quell’occasione Capossela presta la sua voce per “Altra figura”, “Fuggite amanti” e “Sol e notte”.
Nel 2003 Capossela aderisce all’invito fatto dagli amici del Club Tenco, e partecipa a quell’edizione della rassegna, il cui tema centrale è “la poesia in musica”, proponendo proprio le tre “Rime” incise sull’album “Renaissance”. Per quell’occasione, con la collaborazione del violoncellista Mario Brunello, Capossela si esibisce con una formazione che vede, accanto ai due, Vittorio Ghielmi alla viola da gamba e Luca Pianca al liuto. Da allora Vinicio Capossela e Mario Brunello hanno continuato a covare il desiderio di trovare un repertorio di lamentazioni in grado di spaziare dalla musica antica alle litanie delle prefiche del Sud Italia.
Quest’anno, l’invito alla rassegna “Genio fiorentino”, ha dato finalmente ai due l’occasione di dare corpo a questo progetto, partendo soprattutto dalle “Rime”, laddove «il lamento è insito nella tensione alla bellezza», spiegano. Ed è per questo che lo stesso Capossela, raccogliendo la sfida, si è cimentato con la composizione di nuove musiche per otto “Rime”, che andranno ad affiancare, nell’esibizione, le tre già musicate da Philippe Eidel: «Ho provato a musicarle in modo molto cantabile, direi che portano benissimo i loro cinquecento anni e in questo sono quasi coetanee allo strumento di Brunello, che ne ha soltanto quattrocento», dice Capossela. «Sul fronte della formazione, abbiamo pensato al violoncello per esprimere la fatica, e alla viola da gamba per la bellezza». Gli fa eco Brunello: «…una voce come quella di Vinicio, che dell’arco ha la tensione dell’attrito e la flessibilità del legno curvo che fa vibrare il sistema nervoso delle corde, sarà affiancata da corpi legnosi, forme antiche di viole da gamba e violoncello».
Accanto alle “Rime” michelangiolesche, altro sarà il materiale che Capossela e Brunello proporranno nel corso del concerto, tra cui un inedito intitolato “Noli me tangere”, e ispirato a Capossela dal celebre dipinto attribuito al Pontormo: «Nella fede fidati, sono con te, sono dentro te, ma sono così leggero ora, che non mi si può più toccare…» Bach, Monteverdi e due lamentazioni strumentali, suonate da Mario Brunello e dal gambista Paolo Pandolfo, faranno da colonne del “tempio” nel quale ci si immergerà nelle appassionate “Rime” di Michelangelo cantate dalla musica di Capossela.
Un concerto che canterà « l’amore soprattutto, e la bellezza, come qualcosa che priva di se stessi..o come foco… e il non riparo dalla bellezza, dal volto amato, che per il poco spazio degli occhi par che entri, e s’avvien che trabocchi…»
Il concerto “Fuggite, amanti, amor – Rime e Lamentazioni per Michelangelo” sarà presentato in prima nazionale, in occasione della manifestazione “Genio Fiorentino”, il 15 maggio, presso la Chiesa di Santo Stefano a Ponte Vecchio.
Il celebre musicista si presenterà con una formazione speciale: al suo fianco, oltre a Mario Brunello, ci sarà un trio di viole da gamba composto da musicisti prestigiosi come Paolo Pandolfo, Christoph Urbanetz e Sergio Albanes. A completare il prestigioso ensemble Vincenzo Vasi al theremin e al campionatore.
I biglietti numerati per il concerto del 15 maggio costano 22,00 euro più diritti di prevendita e saranno disponibili a partire da lunedì 7 maggio in tutti i punti vendita del Circuito Regionale Box Office. Per la vendita on line www.boxofficetoscana.it mentre sarà possibile acquistare telefonicamente con carta di credito al numero 055 21.08.04.



Biografia di Vinicio Capossela
Vinicio Capossela nasce ad Hannover, in Germania, nel 1965. È uno dei musicisti italiani più aperti a sperimentazioni e contaminazioni, e fra i cantautori che hanno saputo reinventare meglio il linguaggio della canzone con testi ricercati, ricchi di prestiti e allusioni letterarie (Bukowski, Fante, Céline). Il suo primo album, All’una e trentacinque circa, pubblicato nel 1990, ha vinto la Targa Tenco come migliore opera prima. Un debutto felice, seguito nel corso degli anni da una serie di album (Modi’, del ’91; Camera a Sud, del ’94; Il Ballo di San Vito, ‘96; Liveinvolvo, ’98; Canzoni a Manovella, 2000; L’Indispensabile, 2003; Ovunque Proteggi e il più recente live Nel Niente Sotto Il Sole – Grand Tour, 2006) che non hanno fatto altro che ampliare il suo seguito di pubblico e il suo credito presso gli addetti ai lavori. Cresciuto con un immaginario musicale venato di jazz e ispirato da artisti come Paolo Conte e Tom Waits, Capossela già dal terzo album si distacca da quella strada per imboccarne una propria, fatta di “coliche” di immaginazione, deragliamenti geografici, immagini che diventano – album dopo album - visioni sempre più potenti, in un parallelo viaggio a ritroso verso le proprie radici.
La radio, la scrittura, il cinema sono confluiti nel percorso artistico di Vinicio Capossela a più riprese: e se quello con il cinema può essere considerato, finora, un flirt giovanile (il film era “Non chiamarmi Omar” di Staino, l’anno il 1992), ben altro peso e importanza hanno avuto i suoi due primi lavori radiofonici, l’adattamento del “Canto di Natale” di Charles Dickens (2001) e il radioracconto originale “I cerini di Santo Nicola – Racconto infiammabile per voci, suoni e canzoni” (2002), entrambi realizzati e trasmessi da Radiodue in occasione delle feste natalizie. Così come un peso particolare riveste nella produzione artistica di Capossela il suo primo romanzo, “Non si muore tutte le mattine”, pubblicato da Feltrinelli nel 2004. I reading con cui Capossela lo ha presentato in diverse città d’Italia sono progressivamente diventati un vero e proprio spettacolo teatrale, intitolato “Voci, echi e visioni da Non si muore tutte le mattine”, mentre alcune pagine del libro hanno dato vita a un nuovo esperimento radiofonico, le “Radiocapitolazioni”, andate in onda su Radiotre nel novembre del 2004.
Le collaborazioni intrattenute da Capossela nel corso degli anni spiegano meglio di ogni cosa il suo percorso artistico; dai primi reading dedicati a John Fante in compagnia di Vincenzo Costantino
“Cinaski” al tour effettuato con la Kocani Orchestar di Neat Veliov; dalla costante collaborazione con il chitarrista Marc Ribot a quella con il violoncellista Mario Brunello. Dalle registrazioni delle “Rime” di Michelangelo con Philippe Eidel a quelle degli strumenti giocattolo suonati per lui da Pascal Comelade; dai “Concerti per le Feste” a quelli dedicati alle morne, ai tanghi e al rebetico di “Parole d’altrove” fino alle più recenti collaborazioni nate dalle date all’estero del “Minotour 2007”; tutto depone a favore della sua instancabile curiosità e della voglia continua di mettersi in gioco.
Proprio al 2000 risale il primo incontro tra Vinicio Capossela e il “corpus” dell’opera letteraria di Michelangelo, quando incide tre “Rime” per l’album “Renaissance” del musicista francese Philippe Eidel. In quell’occasione Capossela presta la sua voce per “Altra figura”, “Fuggite amanti” e “Sol e notte”, tre sonetti che vengono riproposti dal vivo a distanza di tre anni, nel 2003, al Club Tenco. Per l’occasione Capossela si esibisce con una formazione che vede, accanto a sé e al violoncellista Mario Brunello, Vittorio Ghielmi alla viola da gamba e Luca Pianca al liuto.

Ufficio stampa Genio Fiorentino
Giuditta Boeti, Giulia Coli, 392/9770521
www.geniofiorentino.it

Biografia di Mario Brunello
Nato a Venezia, ha studiato con Adriano Vendramelli e Antonio Janigro e, nel 1986, ha conquistato il Primo Premio all’ottava edizione del Concorso Internazionale Caikovskij di Mosca. Richiesto dai maggiori centri musicali europei, americani e giapponesi, ha collaborato con le più importanti orchestre ed i migliori direttori, fra i quali Semyon Bychkov, Sylvain Cambreling, Myung, Whun Chung, Daniele Gatti, Gianluigi Gelmetti, Valerij Gergiev, Carlo Maria Giulini, Eliahu Inbal e Marek Janowski. Ha effettuato una tournée europea in duo con il violinista Frank Peter Zimmermann, oltre a numerose tournée in estremo oriente ed in Giappone dove torna regolarmente ogni stagione, e a concerti in Germania, Francia e Italia.
Mario Brunello è fondatore e direttore dell’Orchestra d'archi italiana, che fin dai primi concerti ha ottenuto critiche eccellenti e grande successo di pubblico, in Italia e all’estero.
Recentemente è stato anche nominato primo direttore ospite della Kioi Sinfonietta di Tokyo.
Suona un Maggini del XVII secolo appartenuto a Franco Rossi.


14/05/2007 13.04
Provincia di Firenze