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GENIO FIORENTINO: GIO' PONTI, LA VERSATILITA' DELL'ARCHITETTURA
Una mostra alla Fondazione Anna Querci

La storia è ricca di “geni”, personalità di grande ingegno, capaci di opere che restano di intramontabile importanza nei secoli. Geni che si contraddistinguono nei più disparati settori, da quello della letteratura a quello delle scienze, dalla pittura alla matematica ed ancora dalla musica all’architettura. È proprio in quest’ultimo campo che si è distinto Giò Ponti ed a lui il Genio Fiorentino, manifestazione culturale organizzata dalla Provincia di Firenze, dedica uno dei tanti eventi del ricco calendario. Il 15 maggio presso la Fondazione Anna Querci per il Designer il visitatore può “immergersi” nella vita e nelle opere del grande architetto, grazie alla mostra “Gio Ponti Designer”, realizzata con la collaborazione del Comune di Calenzano e del Corso di Laurea in Design Industriale della Facoltà di Architettura di Firenze. Si tratta di una retrospettiva che illustra le attività plurime che hanno reso famoso Giò Ponti in tutto il mondo: il percorso espositivo parte dalla sua attività degli anni 1920-30, periodo in cui lavorò anche alla fabbrica Richard-Ginori di Sesto Fiorentino per la quale progettò una lunga serie di porcellane e ceramiche, molte delle quali ancora oggi in produzione.
La mostra curata da Anna Querci, presidente della Fondazione, prevede di poter ripercorrere il cammino della vita del grande architetto anche con l’aiuto di un video e di riproduzioni fotografiche. Saranno in mostra arredi, selezionati fra i più rappresentativi della sua produzione, che spesso l’artista affiancava ai suoi progetti di architettura residenziale, quale quella di ville, alberghi ed uffici. I pezzi sono stati gentilmente prestati per l’occasione da alcune manifatture e da collezionisti privati.
Si spazia dalla Lampada “Fato” prodotta dalla Artemide Spa alla Lampada “Pirellone” della Fontana Arte Spa, dalla serie “Apta” della Ponti Arredamenti alla Sedia superleggera della Cassina Spa, dalla lampada “Piccola” de i Guzzini illuminazione Spa al lampadario a bracci colorati della Venini Spa.
La mostra Gio Ponti Designer, è aperta fino al 20 maggio 2007 dal martedì al sabato con orario 10.00 - 18.00, l’ingresso è libero.

Ufficio stampa Genio Fiorentino
Giuditta Boeti, Giulia Coli, 392/9770521
www.geniofiorentino.it

COLLEZIONISTI E MANIFATTURE CHE HANNO CONCESSO IL PRESTITO DEI PEZZI:

Marco Arosio
Fabio Bedini
Architetto Guido Ciompi
Salvatore Licitra
Renato Mastropietro
Lisa Ponti
Artemide Spa
Cassina Spa
Fontana Arte Spa
I Guzzini illuminazione Spa
Ponti Arredamenti
Venini Spa
Museo Richard – Ginori della Manifattura di Doccia Spa
Museo del Tessuto di Prato

Informazioni mostra: Segreteria Museo del Design Italiano 055 8825953

Sito internet: www.fondazioneannaquerci.it

Biografia Giovanni Ponti
Gio Ponti nacque a Milano nel 1891, e si laureò in architettura al Politecnico di Milano nel 1921, dopo aver interrotto gli studi a seguito della sua partecipazione alla prima guerra mondiale. Inizialmente aprì lo studio assieme all’architetto Emilio Lancia (1926-1933), per poi passare alla collaborazione con gli ingegneri Antonio Fornaroli ed Eugenio Soncini (1933-1945). Nel 1923 partecipò alla Biennale di Arti Decorative tenutasi in Monza e successivamente fu coinvolto nella organizzazione delle varie triennali sempre a Monza e Milano.
Negli anni venti comincia la sua attività di design all’industria ceramica Richard Ginori, e rielabora complessivamente la strategia di disegno industriale della società; con le ceramiche vince il “Gran Prix” all’Esposizione di Parigi del 1925. In questi anni al sua produzione è improntata più ai temi classici ed è vicino al movimento "Novecento", che si contrappone al razionalismo del Gruppo 7. Sempre negli stessi anni inizia anche la sua attività editoriale fondando nel 1928 la rivista Domus, testata che non abbandonerà più salvo che per un breve periodo durante la seconda guerra mondiale. Domus assieme a Casa bella, rappresenterà il centro del dibatto culturale dell’architettura e del design italiani della seconda metà del Novecento.
L’attività di Ponti negli anni trenta si estende: organizza la quinta triennale a Milano nel 1933, disegna le scene ed i costumi per il teatro La Scala, ed è partecipe dell’associazione del Disegno Industriale ADI, essendo tra i sostenitori del premio “compasso d’oro” promosso dai magazzini La Rinascente. Riceve tra altro numerosi premi sia nazionali che internazionali e così ne 1936, quando la sua professionalità è affermata, diventa professore di ruolo alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, cattedra che manterrà sino al 1961.
Nel 1951, si unirà allo studio insieme a Fornaroli, l’architetto Alberto Rosselli ed intanto sia il design che l’ architettura di Ponti diventano in questi anni più innovative abbandonando i frequenti riallacci al passato neoclassico. È qui che inizia il periodo di più intensa e feconda attività sia nell’architettura che nel design, negli anni cinquanta, infatti, verranno realizzate alcune delle sue opere più importanti. Gio Ponti morirà a Milano nel 1979.

14/05/2007 13.12
Provincia di Firenze