IL PRESIDENTE MATTEI: “INFORTUNI SUL LAVORO E MORTI BIANCHE, UNA PIAGA DA DEBELLARE”
Ricordata la vittima di Campi Bisenzio. Ribadito l’impegno della Provincia
Un nuovo morto sul lavoro a Campi Bisenzio, un altro operaio, di origini rumene, in gravissime condizioni a Firenze. Due incidenti che ripropongono, in maniera grave, l’allarme della sicurezza sui luoghi di lavoro. Ed allungano una tragica catena che deve essere assolutamente spezzata”. Il Presidente del Consiglio provinciale Massimo Mattei, in apertura di seduta ha ricordato quanto accaduto in Provincia venerdì scorso. “Il problema della sicurezza nei cantieri è di estrema attualità – ha detto Mattei – e le morti e gli infortuni si verificano sempre più spesso per la mancanza di idoneità tecnico professionale delle imprese e dei lavoratori autonomi, per la carenza di formazione, informazione e addestramento delle maestranze, per la scarsa attenzione al rispetto della normativa da parte dei soggetti che hanno un ruolo di promotori della prevenzione, per la scarsa qualità della pianificazione della sicurezza che è un elemento fondamentale per affrontare la complessità della sicurezza nel cantiere e, infine, per la forte presenza di lavoro irregolare. Oltre ad esprimere solidarietà ai familiari ed ai colleghi della vittima, come Provincia dobbiamo dare il nostro contributo per porre fine a questa tragedia continua: non possiamo continuare a leggere bollettini di guerra. Non possiamo continuare a rimanere inermi di fronte a queste tragedie. Questi incidenti devono spingere tutte le forze politiche, i sindacati e la società civile a prendere provvedimenti. Le morti bianche sono una piaga da debellare e da combattere con forza attraverso una maggiore tutela dei lavoratori e cercando di eliminare la concorrenza sleale fra imprese. Occorre, soprattutto, accelerare la discussione, sia a livello regionale che a livello nazionale sui provvedimenti sulla sicurezza del lavoro. Il Consiglio provinciale sul lavoro che stiamo preparando dovrà affrontare, oltre alla precarietà, anche la questione della sicurezza sul lavoro”.