GENIO FIORENTINO: LA STELLA E LA PORPORA
Il corteo di Benozzo e l’enigma del Virgilio riccardiano
All’interno di Palazzo Medici Riccardi si nascondono tanti tesori. Le sue stanze sono state decorate da artisti che sono passati alla storia per la loro creatività e perizia. Fra questi, al piano nobile, La Cappella dei Magi, famoso ciclo di affreschi che rappresenta il capolavoro del fiorentino Benozzo Gozzoli. Proprio per scoprire, apprezzare e studiare la vita e le opere del grande artista del XV secolo, il 17 maggio presso Palazzo Medici Riccardi – Sala Luca Giordano – alle ore 15,30, prende avvio il convegno “La stella e la porpora: il corteo di Benozzo e l’enigma del Virgilio riccardiano”. Questo, al fine di realizzare un proficuo confronto, coinvolgerà studiosi con competenze specifiche di diverse discipline. La giornata di studio entra nel quadro degli eventi del Genio Fiorentino, ricca rassegna organizzata dalla Provincia di Firenze.
Nelle tre pareti di maggiori dimensioni della Cappella, realizzata nel 1459, è raffigurata la Cavalcata dei Magi che, seppure di soggetto religioso, fa da pretesto per rappresentare il preciso avvenimento politico che dette lustro, proprio in quegli anni, alla casata dei Medici e cioè il corteo di personalità che arrivò a Firenze da Ferrara in occasione del Concilio del 1438-1439. Durante quella occasione i Medici ebbero l'onore di presiedere alla riunificazione fra la Chiesa latina e quella bizantina anche se, in realtà, questo accordo rimase solo sulla carta.
Gli affreschi realizzati da Benozzo Gozzoli si dispiegano scenograficamente alla vista dello spettatore e forniscono l’impressione di seguire il corteo senza interruzioni, dall’interno di una curva del suo percorso.
Nella Firenze del ‘400 spesso i messaggi politici venivano emanati e firmati anche attraverso la cultura. E’ per questo che gli affreschi delle pareti della Cappella hanno un forte significato ideologico e politico, legato al ruolo della città ed a quello della casata nello scacchiere politico italiano ed estero. Inoltre, nel terzo dei Magi del Gozzoli, la studiosa di letteratura, filosofia e storia tardoantica e bizantina, Silvia Ronchey, ha riconosciuto le sembianze dell’erede dei Paleologhi. Questo presupposto ha aperto nuovi orizzonti di ricerca e ha consentito di formulare ipotesi di grande interesse circa la committenza e la destinazione di un manoscritto che, seppur molto famoso nel settore ristretto degli specialisti, resta ancora enigmatico per la sua iconografia e per il suo reale ruolo: il Virgilio riccardiano.
Il Virgilio, in cui è stata riconosciuta la mano di Apollonio di Giovanni e che riveste notevole importanza nel panorama della miniatura fiorentina del sesto decennio del ‘400, risulta, infatti, ancora un problema in assenza totale di segni di appartenenza. Tuttavia il suggerimento di identificare proprio con il Paleologo il giovane biondo rappresentato nella carta di apertura e quindi nel ruolo di protagonista, apre un nuovo scenario non solo relativo al manoscritto, ma anche a tutto il panorama della cultura fiorentina e delle scelte di indirizzo politico della classe dominante dell’epoca.
Il convegno si presenta, quindi, come un occasione per approfondire temi ancora enigmatici e di grande interesse che ripercorrono la storia delle famiglie che hanno fatto di Firenze una delle città più importanti del Rinascimento ed oltre.
Ufficio stampa Genio Fiorentino
Giuditta Boeti, Giulia Coli, 392/9770521
www.geniofiorentino.it
PROGRAMMA
La stella e la porpora: il corteo di Benozzo e
l’enigma del Virgilio riccardiano
17 maggio 2007
Firenze, Palazzo Medici Riccardi, Salone di Luca Giordano
9.30 Saluti delle Autorità
PAOLO VITI, Novità e fermenti culturali fiorentini a metà Quattrocento
PAOLA VENTRONE, La propaganda unionista negli spettacoli fiorentini per il concilio del 1439
VIVIANA GUARINO, I bizantini in Italia negli anni del Concilio e la testimonianza di Jacopo Bellini
ELEFTHERIOS DESPOTAKIS, Il corteo dei Magi di Benozzo nel contesto politico del 1459
PETER BELL, L’impero colpisce ancora. I Greci e l’antichità nel Virgilio riccardiano
Break – Durante gli intervalli sarà possibile vedere il manoscritto originale (Riccardiano 492 – Virgilio riccardiano) esposto nella Sala di studio della Biblioteca.
Ore 12
CONCETTA BIANCA, Sotto il segno della porpora: Firenze e il cardinal Bessarione
FRANCO CARDINI, Note su Oriente e orienti nelle culture fiorentine di metà Quattrocento
Pomeriggio
Ore 15
ANNA PADOA RIZZO, Benozzo e la cavalcata dei Magi
GIOVANNA LAZZI, Enea sull’Arno: un sogno greco e un messaggio illustrato
SILVIA RONCHEY, Il Paleologo e il capocaccia. Tommaso Paleologo al concilio di Firenze
break
ore 17
MELANIA CECCANTI, L’Eneide rinnovata: originalità e persistenze nel Virgilio riccardiano
TOMMASO BRACCINI, L’eredità di Enea e Costantino nel Rinascimento: Bisanzio, Roma, Vienna
Discussione
Ore 18
Apertura straordinaria della Cappella dei Magi dove sarà esposto il facsimile del Virgilio riccardiano.