Parole e Musica per Sergio Staino e Beppe Matulli
Il 13 settembre al Museo Novecento
Venerdì 13 settembre 2024, alle ore 18.00, al Chiostro del Museo Novecento in Piazza S. Maria Novella 10 a Firenze, è in programma un omaggio a Sergio Staino e Beppe Matulli.
Un viaggio tra parola, musica e immagini, con particolare attenzione agli archivi digitali, in collaborazione con l’associazione culturale Bobo e dintorni.
Interverranno l’Assessore alla Cultura del Comune di Firenze Giovanni Bettarini, la Sindaca di Scandicci Claudia Sereni, il direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti e Stefania Costa.
Con la partecipazione di Letizia Fuochi, Paolo Hendel, Fabrizio Mocata, Marco Noferi, David Riondino, Ilaria Staino, Michele Staino e del mimo Luigi Grey Benassai.
L’evento continuerà poi lungo le linee della tramvia verso Scandicci.
L’ottava edizione della rassegna Felicità Metropolitane, nell’ambito dell’Estate Fiorentina 2024, è un’iniziativa a cura dell’Associazione culturale La Nottola di Minerva, inserita nel Piano Operativo della Città di Firenze, con il contributo anche della Città Metropolitana di Firenze.
Sergio Staino
Nato e cresciuto a Piancastagnaio, in provincia di Siena, si laureò in architettura e successivamente insegnò educazione tecnica presso vari licei della provincia di Firenze, stabilendosi a Scandicci. Abbandonata la carriera di insegnante, si dedicò al mondo dei fumetti, esordendo con il celebre personaggio di *Bobo*, vagamente somigliante a Umberto Eco ma ispirato dichiaratamente a Staino stesso. *Bobo* apparve per la prima volta nel 1979 sulla rivista *Linus*, allora diretta da Oreste Del Buono.
Negli anni Ottanta collaborò con i quotidiani *Il Messaggero* e *l'Unità*, entrando a far parte di quest'ultimo nel 1982. Nel 1986 fondò e diresse il settimanale satirico *Tango* e, nel 1987, realizzò per Rai 3 il programma *Teletango*. Continuò a collaborare con la Rai, producendo il varietà satirico *Cielito lindo* nel 1989, condotto da Claudio Bisio e Athina Cenci. Nello stesso anno debuttò anche come regista e sceneggiatore con il film *Cavalli si nasce*, a cui seguì *Non chiamarmi Omar* (1992), tratto da un racconto di Altan.
Nel corso della sua carriera ha esplorato diversi media, passando dal cinema alla televisione e al teatro. Nel 2007 ideò *Emme*, "periodico di filosofia da ridere e politica da piangere", un supplemento settimanale de *l'Unità*.
Nel settembre 2016 fu nominato direttore de *l'Unità*, incarico che lasciò nell'aprile 2017 a seguito di dissidi interni. Tuttavia, tornò a dirigere il giornale nel maggio dello stesso anno fino alla sua chiusura definitiva, il 2 giugno 2017.
Dal novembre 2017 iniziò una collaborazione con *La Stampa*, pubblicando "La striscia di Bobo" ogni sabato nella sezione Lettere e Commenti. Successivamente, collaborò con *Avvenire* dal gennaio al 22 ottobre 2018, con una serie di vignette intitolate *Hello Jesus*. Nello stesso anno iniziò a pubblicare su *Tiscali Notizie*, e dal 2019 collaborò anche con *Il Riformista*.
Nonostante fosse affetto da una degenerazione retinica che lo rese quasi cieco, Staino continuò a produrre vignette fino agli ultimi anni della sua vita. Tra le sue ultime pubblicazioni vi sono i libri *Hello, Jesus!* (2020), che raccoglie le vignette pubblicate su *Avvenire*, e *Storia sentimentale del Pci* (2021), in cui racconta la storia del Partito Comunista Italiano attraverso le sue opere satiriche.
Sergio Staino è morto il 21 ottobre 2023 in un ospedale di Firenze, all'età di 83 anni.
Giuseppe Matulli
Nato a Marradi (Firenze), si è laureato in economia e commercio all'Università degli Studi di Firenze ed è stato ricercatore universitario in statistica.
Esponente della Democrazia Cristiana (DC), ha ricoperto incarichi di rilievo all'interno del partito, tra cui membro della Direzione provinciale di Firenze, della Direzione nazionale e segretario regionale in Toscana dal 1983 al 1987. Collocato nella "sinistra democristiana", aderisce al Partito Popolare Italiano di Mino Martinazzoli dopo lo scioglimento della DC nel 1994, per poi confluire ne La Margherita di Francesco Rutelli nel 2002 e successivamente nel Partito Democratico nel 2007.
La sua carriera politica inizia a livello locale: dal 1964 al 1970 è stato assessore e vicesindaco di Marradi, oltreché presidente della Comunità montana dell'Alto Mugello. È stato consigliere regionale della Toscana dal 1970 al 1975 e dal 1979 al 1987.
Nel 1987 viene eletto per la prima volta alla Camera dei deputati nella X legislatura, dove è stato componente della 9ª Commissione Trasporti, della 7ª Commissione Cultura, scienza e istruzione e della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle stragi. Rieletto nel 1992, nella XI legislatura ha fatto parte delle stesse commissioni ed è stato sottosegretario di Stato al Ministero della pubblica istruzione nei governi Amato I e Ciampi.
Dopo il termine del mandato parlamentare nel 1994, Matulli è stato sindaco di Marradi dal 1995 al 2002. Nel 2002 viene nominato vicesindaco di Firenze, rimanendo in carica fino al 2009. Ha poi ricoperto il ruolo di assessore comunale a Scandicci dal 2014 al 2015.
Dal marzo 2019 al gennaio 2024 è stato presidente dell'Istituto storico toscano della Resistenza e dell'Età contemporanea (ISRT).
Nel 2022 ha pubblicato il libro *La tranvia e la città*, un’opera dedicata all'evoluzione della mobilità urbana e all'impatto delle infrastrutture di trasporto sulla città di Firenze.
Giuseppe Matulli è morto l'11 febbraio 2024 all'età di 85 anni.
Parole e Musica per Sergio Staino e Beppe Matulli