PREGIUDIZIO OMOFOBICO: DALL’OLOCAUSTO DEI TRIANGOLI ROSA ALLA REALIZZAZIONE DI UN MONUMENTO PER NON DIMENTICARE
Approvata, dal Consiglio provinciale, risoluzione per costruire un mondo rispettoso dei diritti di ciascuno
Il Consiglio provinciale ha approvato, all’unanimità, una risoluzione contro l’omofobia che condanna, con forza, ogni discriminazione fondata sull’orientamento sessuale ed invita la giunta provinciale e la Presidenza del consiglio a promuovere iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica ad una cultura della diversità e alla condanna di una mentalità omofobica, anche e soprattutto nelle scuole che hanno il dovere di formare i giovani perché contribuiscano a costruire un mondo rispettoso dei diritti di ciascuno. Il Presidente del Consiglio Massimo Mattei ha sottolineato che: “Per la prima volta un’assemblea elettiva dedica un’importante riflessione sulla questione del pregiudizio omofonico. E questa è una grande prova di civiltà che questo Consiglio provinciale ancora una volta ha voluto dimostrare. Come ha già fatto per la giornata della memoria, com’è già stato fatto per la giornata del ricordo, noi siamo – ha sottolineato Mattei – per ricordare tutte le tragedie che hanno insanguinato il ‘900 e che continuano a insanguinare il nostro Secolo e la nostra storia e siamo perché in futuro si possa vivere in un mondo senza più discriminazioni di nessun tipo e dove il rispetto per le diversità, sia queste politiche, religiose, sociali e anche sessuali, sia un valore fondante del nostro vivere quotidiano”. Alla seduta è intervenuto il dottor Roberto Malini scrittore, regista e storico della Shoa. “L’Olocausto dei Triangoli Rosa non è mai finito realmente perché si è trasformato da sterminio in persecuzione. Penso che destra, sinistra, centro: tutti dovrebbero capire che ci sono delle categorie umane che sono sempre nate e nasceranno sempre. Nell’antica Grecia c’erano gli omosessuali ed erano dall’8 all’11% della popolazione. Ed oggi niente è cambiato. Anche nei Paesi Arabi, dove gli omosessuali sono discriminati fino al punto di arrivare alla condanna a morte, sono tra l’8 e l’11%. Ma anche negli Stati Uniti oppure come in Svezia o la Norvegia la componente omosessuale è sempre tra l’8 ed il 9% della popolazione. Occorre una vera campagna di istruzione ed un cambiamento nell’educazione dei ragazzi e questo è compito delle Pubbliche Amministrazioni perché, oltre a Matteo Maritano, il ragazzo di Torino che si è suicidato ce ne sono tanti che sono molto vicini a farlo e spesso dobbiamo rassicurarli e spiegargli perché la loro vita non è inferiore all’altra ma è semplicemente differente. Credo che sia molto importante anche creare dei simboli – ha concluso Malini – ed abbiamo parlato con il Comune di Vinci per la proposta di un monumento da far realizzare a Tamara Deuel, la più grande scultrice ebrea vivente, sopravvissuta all’Olocausto”.