Il consigliere metropolitano Francesco Casini interroga sullo Scudo Verde
"Deve essere attuato solo dopo un adeguato potenziamento della mobilità”
Il consigliere metropolitano di Territori al centro Francesco Casini ha presentato un’interrogazione alla Sindaca della Città Metropolitana di Firenze in merito all’attuazione del progetto “Scudo Verde” a Firenze, il cui avvio è previsto, come anticipato dall’amministrazione comunale di Firenze, per gennaio 2025.
Casini ha espresso forti dubbi sulla tempistica e ha soprattutto richiamato la necessità di una pianificazione congiunta e condivisa tra Comune di Firenze, Città Metropolitana e Comuni dell’area fiorentina.
Il progetto dello Scudo Verde, previsto nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) adottato dalla Città Metropolitana nel 2021, "prevede l’installazione di una rete di infrastrutture telematiche per monitorare e limitare i flussi veicolari all'interno di Firenze". Tuttavia, Casini sottolinea che "il PUMS richiede prioritariamente un potenziamento complessivo della mobilità urbana e sostenibile nell’intera area metropolitana, senza il quale l’attuazione dello Scudo Verde rischia di creare solo costi, disagi e inefficienze per i residenti e i comuni limitrofi".
La mobilità sostenibile e ridurre il traffico veicolare nella citta di Firenze "sono un obiettivo primario, ma vanno realizzati con criteri di equilibrio e di coordinamento su tutto il territorio metropolitano – ha dichiarato Casini - Lo Scudo Verde deve inserirsi come tassello finale di un quadro di potenziamento dell’intero sistema di trasporto pubblico e di mobilità sostenibile, inclusi i parcheggi scambiatori previsti dai piani della Metrocittà. L’attivazione a gennaio 2025 rischia di essere prematura se non accompagnata da misure strutturali per gestire i flussi di traffico a livello metropolitano e soprattutto se prima non si è potenziato il sistema dei trasporti”.
Casini ha inoltre richiamato il lavoro svolto nella scorsa consiliatura tra la Città Metropolitana e i Comuni dell’area fiorentina che aveva portato ad approvare un accordo tra enti, un patto che stabilisce criteri condivisi per disciplinare il funzionamento dello Scudo Verde e per il potenziamento del Trasporto Pubblico Locale (TPL).
“La Città Metropolitana è l’ente preposto per garantire una pianificazione coordinata su tutta l’area, e lo Scudo Verde, per avere successo, deve essere inserito in una visione d’insieme condivisa da tutti i sindaci. Non possiamo accettare una strategia di mobilità che noi coinvolga l’intera comunità e cittadina a metropolitana,” ha continuato Casini. “È fondamentale che si sottoscriva l’accordo con i Comuni e che lo Scudo Verde venga attivato solo dopo un adeguato potenziamento del sistema di trasporti.”
L’interrogazione chiede inoltre se il Comune di Firenze abbia comunicato ufficialmente alla Città Metropolitana la tempistica per l’attuazione dello Scudo Verde e se non sia il caso di ritardarne l’attivazione fino a quando tutte le infrastrutture di mobilità alternativa non saranno completate e operative.
“Siamo tutti consapevoli della necessità di ridurre il traffico e migliorare la qualità dell’aria - conclude il consigliere - ma serve un approccio strutturale e condiviso, altrimenti rischiamo di aggravare il problema del traffico invece di risolverlo. Firenze è al centro di un’area metropolitana ampia, e le soluzioni per la mobilità devono includere tutte le realtà territoriali".