GENIO FIORENTINO: HISHAM MATAR, CON “NESSUNO AL MONDO” VINCE IL PREMIO VALLOMBROSA GREGOR VON REZZORI
L’autore, di origine libica, da vent’anni vive in esilio a Londra
Per la migliore traduzione italiana riconoscimento a Bruno Ventavoli
Hisham Matar, con il libro “Nessuno al mondo” (In The Country of Men), edito da Einaudi, ha vinto il Premio Vallombrosa Gregor von Rezzori, iniziativa nata per individuare i migliori valori letterari contemporanei nel campo della narrativa straniera. Il Premio, promosso dalla Provincia di Firenze, rappresentava uno degli eventi principali della giornata di chiusura del Genio Fiorentino che quest’anno comprendeva 60 appuntamenti organizzati per celebrare l’arte, la cultura e la storia del capoluogo toscano e del suo territorio.
Il vincitore del Premio Vallombrosa è nato nel 1970 a New York da genitori libici. Ha trascorso l’infanzia fra Tripoli e il Cairo. Dal 1986 vive in esilio a Londra. Suo padre, ex diplomatico poi coinvolto in un movimento di opposizione, è misteriosamente scomparso da vent’anni: “Spero che sia ancora vivo, prigioniero in un carcere libico” ha confidato l’autore nel suo discorso di Vallombrosa.
Il libro “Nessuno al mondo” racconta la storia del piccolo Suleiman e dei suoi due sogni: il primo è quello di guarire la madre dalla sua infelicità; il secondo: scoprire la ragione delle misteriose assenze del padre. L’opera è ambientata nell’estate del 1979, a Tripoli, in Libia, dove il regime di Gheddafi reprime nel sangue la rivolta studentesca e ne ricerca gli ispiratori. “Una delle tante tragiche storie – è scritto nella motivazione della giuria del Premio Vallombrosa – che si consumano nell’ombra dei regimi autoritari, come la Libia di Gheddafi, che hanno inverato nel più atroce dei modi gli incubi profetici di Kafka”.
Hisham Matar ha ricevuto un premio di 15.000 Euro oltre ad una Fellowship (soggiorno di lavoro) presso The Santa Maddalena Foundation di Beatrice Monti von Rezzori che, oltre ad accogliere i nuovi talenti della letteratura mondiale, figura tra i promotori del premio Vallombrosa, insieme alla Provincia di Firenze.
“La Letteratura a Firenze è parte fondamentale della storia della nostra comunità – ha commentato il Presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi – Questo premio dimostra proprio che la letteratura come punto di forza non è solo quella dell’Umanesimo, ma è anche quella che viene accolta e sviluppata nel nostro territorio, con iniziative come questa che, insieme alla Santa Maddalena Foundation, sono rivolte alle figure più interessanti del nostro tempo”.
Il Presidente Matteo Renzi ha quindi confermato l’impegno della Provincia di Firenze per le prossime edizioni del Premio che, a distanza di 25 anni, torna ora a nuova vita nel nome di Gregor von Rezzori. La figura dello scrittore scomparso – che negli ultimi trent’anni era vissuto nei pressi di Vallombrosa - è stata ricordata poco prima della consegna dei premi dall’attrice Isabella Rossellini.
La giuria della sezione “Miglior opera di narrativa straniera tradotta in italiano dell’anno”, presieduta da Ernesto Ferrero era composta da Bruno Arpaia, Giorgio Ficara, Luigi Forte e Livia Manera.. I giurati avevano scelto una quartina dei finalisti composta, oltre che dal vincitore Hisham Matar, anche dal libro: Della bellezza di Zadie Smith (Mondadori); Teoria e pratica di ogni cosa di Marisha Pessl (Bompiani); Nessuno al mondo di Hisham Matar (Einaudi); La misura del mondo di Daniel Kehlmann (Feltrinelli);
L’altra. Giuria, presieduta da Andrea Landolfi , ha proclamato il vincitore della sezione “Migliore traduzione in italiano dell’anno di un’opera di narrativa straniera:” assegnando il premio di 5.000 euro a Bruno Ventavoli per la traduzione di La ballata di Iza di Magda Szabo (Einaudi).