LENSI (FI) E DONVITO (ADUC) SUL NUBIFRAGIO FIORENTINO
Chiedere i danni al Comune di Firenze, dimissioni per i responsabili
Dopo il nubifragio dell'altro giorno a Firenze, sono diverse le persone che ci hanno chiesto se è possibile rimediare in qualche modo ai danni che hanno subito. Abitualmente, in questi casi, quando i danni sono provocati da eventi naturali imprevedibili, ognuno si paga i propri. Ma noi abbiamo più che un ragionevole dubbio che la responsabilità sia del Comune, che:
- non ha tenuto in debito conto l'avviso che il nubifragio stava arrivando e quindi non ha provveduto ad avvisare la popolazione;
- non ha tenuto in buono stato le caditoie (su circa 50mila nella sola Firenze, solo circa 20mila erano ripulite).
Il gestore di questi servizi è la società Quadrifoglio, ma questa agisce per conto del Comune, a cui i cittadini pagano le tasse anche per garantirsi la sicurezza. I cittadini che hanno avuto danni possono quindi intimarne il rimborso al Sindaco tramite una messa in mora (1). Il Sindaco, invece, se ha interesse a ristabilire un minimo di fiducia con la popolazione, oltre a dichiararsi disponibile alla rifusione dei danni, dovrebbe far dimettere il responsabile, Paolo Coggiola, assessore ai lavori pubblici. E' bene ricordare che dovremo abituarci a questo tipo di acquazzoni: i cambiamenti climatici per l'attenuazione della corrente del Golfo che rende temperata tutta l'Europa si manifestano proprio con questi fenomeni atmosferici. Ma, mentre in altri Paesi (tipo Usa) quando accadono, i responsabili della cattiva gestione vengono mandati a casa (2), in Italia ciò non avviene mai. La nostra capitale, che quando piove un po' di più diventa un pantano, ora non è più sola. Anche Firenze l'ha raggiunta e temiamo che sarà sempre peggio. La risposta dell'amministrazione non può che essere in questi termini, stabilendo un rapporto di fiducia con i cittadini. Infine, invitiamo l'amministrazione a prendere in buona considerazione l'affidamento della manutenzione stradale a privati veri (quindi non società -come Quadrifoglio- il cui capitale è pubblico), perché in questo modo non ci sarebbe un conflitto di interessi, con il controllore che controlla se stesso: metodo che scoraggia la qualità di chi eroga il servizio e il controllo dell'amministrazione.
Massimo Lensi, consigliere provinciale (gruppo FI)
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
(1) Qui la spiegazione di come si fa una messa in mora a norma di legge:
http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=111051
(2) per la gestione del prima e dopo uragano Katrina, il responsabile della gestione civile di New Orleans si e' dimesso.