LA CRISI DELLA GINORI
L’assessore Saccardi ha risposto a tre domande d’attualità
Mentre si susseguono gli incontri istituzionali per trovare una soluzione, della crisi della Richard Ginori se n’è discusso anche in Consiglio provinciale con tre domande d’attualità: del gruppo di Rifondazione Comunista, del gruppo di Alleanza Nazionale e di Sara Biagiotti dei Democratici di Sinistra. “Come Provincia abbiamo aderito alla richiesta, che ha già fatto il Comune e la Regione, per una convocazione presso il Ministero dello sviluppo economico, fermo restando che fino a quando gli assetti proprietari non saranno chiari sarà difficile ipotizzare un intervento anche a livello ministeriale. Il 20 e 21 giugno ci sarà un’assemblea per la ricapitalizzazione e in quella sede si capirà una volta per tutte quale sarà il reale destino dell’azienda – ha spiegato l’assessore al lavoro Stefania Saccardi – se l’azienda sarà ricapitalizzata oppure se, purtroppo, si apriranno scenari tristi che vanno verso il fallimento. Sulla destinazione dell’area in caso di fallimento il Comune è chiaro: non ci si fa niente di più di quello che già c’è, escludendo, in qualche modo, qualsiasi aspetto speculativo. Sul ruolo della Provincia, ribadiamo di essere affianco dei lavoratori: lo eravamo prima, lo siamo oggi, lo saremo anche in futuro per concordare insieme a loro tutte le iniziative necessarie a salvaguardare i posti di lavoro”. Calò (PRC) ha sottolineato che. “Esiste una manovra abbastanza oscura ai danni dell’azienda. Il sequestro dei prodotti finiti e dei macchinari dell’azienda rischia di affossare quello che è il tentativo di una ripresa anche in termini di prestigio e di prodotto per la Richard Ginori. Dobbiamo spingere affinché il Ministero convochi immediatamente le organizzazioni sindacali. E ancora una volta esprimiamo, insieme al contrappunto, anche la nostra solidarietà ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali”. Per Nascosti (AN). “La situazione è difficilmente risolvibile anche dall’unità di crisi della Provincia. Qui ci sono giochi che riguardano il capitale della Ginori e giochi che riguardano la Consob. Aspettiamo la nuova assemblea e l’aumento di capitale. Basterà vedere come si muove in questi giorni il titolo in borsa per capire cosa succederà e per capire chi veramente comanda e governa quella società”. Biagiotti (DS) ha sottolineato: “Le gravi responsabilità della proprietà che si è dimostrata inadeguata ad una gestione industriale ed al rilancio di un prodotto di altissima qualità, tagliando la rete di marketing. Il mercato potenziale della Richard Ginori ha perso terreno. La situazione della Ginori, con i suoi 350 lavoratori, è drammatica e la ricapitalizzazione, che dovrebbe avvenire nell’assemblea dei soci del 20–21 giugno è una ricapitalizzazione necessaria. L’intervento del Governo, infine, dev’essere pronto ed immediato. Credo in un cambiamento della proprietà, perché questa proprietà non ha intenzione di gestire un’azienda dal punto di vista industriale. È una proprietà che ha interessi che non coincidono né con il destino ed il futuro dei lavoratori della Ginori né con l’aspirazione di un territorio che è quello di avere una grande industria manifatturiera di qualità all’avanguardia nel mondo”.