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L’INCHIESTA PER REATI AMBIENTALI PER LA REALIZZAZIONE DELLA VARIANTE DI VALICO E DELLA TERZA CORSIA
L’assessore Nigi ha risposto ad una domanda d’attualità di PRC

Sull’inchiesta della Procura della Repubblica di Firenze per reati ambientali su alcune aziende che operano per la realizzazione della variante di valico e della terza corsia, l’assessore all’ambiente Luigi Nigi ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità del gruppo di Rifondazione Comunista. “Si tratta - come è facile intuire - di un’indagine in corso, che può avere conseguenze importanti sui tempi e sui modi con cui proseguiranno i lavori dei cantieri aperti, sulla quale non potremmo che condividere le misure di riservatezza adottate dagli inquirenti nel rispetto delle regole. Possiamo solo aggiungere – ha spiegato l’assessore Nigi – che al centro dell’operazione diretta dal Giudice per le Indagini Preliminari, insieme alla Guardia di Finanza, c’è la nostra Polizia Provinciale, che – ci risulta – stia svolgendo con intelligenza e professionalità il lavoro di inchiesta, forte di una funzione più ampia e affidabile non solo sulla carta, che tutti abbiamo voluto e che il Corpo sta ben interpretando. Naturalmente è noto a tutti che nello svolgimento di questi compiti di polizia giudiziaria anche la Polizia Provinciale risponde solo alla magistratura e che sarebbero inopportune e dannose richieste dirette di informazione anche da parte nostra. La Provincia esegue un monitoraggio ampio e continuo su questi grandi lavori al fine del controllo degli impatti e delle conseguenze ambientali sui corsi d’acqua e sui territori interessati. Gli strumenti sono i due Osservatori per la Terza Corsia e per la Variante di Valico, nei quali la Provincia è adeguatamente rappresentata. Agli Osservatori pervengono continuamente segnalazioni; queste vengono esaminate e verificate con controlli e accertamenti che danno adito a varie risposte. Il lavoro degli Osservatori appare intenso, adeguato ed efficiente. Spesso abbiamo dovuto richiedere che si procedesse a sospensioni o modifiche dell’iter dei lavori, richieste che sono state eseguite”. Per Lorenzo Verdi: “Soltanto poco tempo fa, nell’ambito del processo per i danni arrecati dall’alta velocità, è stata fatta una quantificazione di quello che questi lavori hanno prodotto in un miliardo e cento milioni di euro, a dimostrazione del fatto che, nonostante che all’inizio questo lavoro venisse presentato come un’opera che avrebbe portato soltanto benefici, la realtà dei fatti ha poi dimostrato tutta una serie di problematicità che poi rimarranno a carico della comunità locale e del territorio del Mugello. L’apertura di questa inchiesta dimostra che, nonostante tutti gli errori compiuti, questi errori continuano a ripetersi con una certa inquietante frequenza. Così, per quanto riguarda la terza corsia si riparla nuovamente di illecito di smaltimento dei rifiuti derivanti dagli scavi e dalla lavorazione e per quanto riguarda invece la variante di valico si torna a sentir parlare di danneggiamento di corsi d’acqua per l’inquinamento dovuto ai lavori”.

12/06/2007 12.09
Provincia di Firenze