IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA CITA LE PAROLE DI LA PIRA AL CONSIGLIO STRAORDINARIO PER LE MORTI SUL LAVORO
Annunciato un protocollo d’intesa con Prefettura, Asl, associazioni di categoria e sindacali. Renzi: “Ogni volta che una vita si spezza sul lavoro è la repubblica stessa ad essere menomata”
Ha citato Giorgio La Pira il Presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi, nell’intervento tenuto nel corso della seduta del Consiglio comunale e provinciale straordinario per le morti sul lavoro, svoltosi oggi a Palazzo Vecchio.
Proprio nella sala del consiglio comunale di Firenze il Sindaco santo aveva detto: “Non l’uomo per il sabato, ma il sabato per l’uomo” sottolineando così la centralità della dignità umana rispetto alle norme e alle leggi.
Ed è solo mettendo al centro la dignità dell’uomo - ha ribadito il Presidente della Provincia - che è possibile affrontare il tema delle morti sul lavoro.
“Siamo una repubblica democratica fondata sul lavoro, ma ogni volta che una vita si spezza sul lavoro è la repubblica stessa ad essere menomata” ha detto il Presidente Renzi.
Matteo Renzi ha poi ricordato i vari interventi della Provincia, da quelli sulla formazione professionale alla campagna d’informazione; dal rinnovamento dei centri per l’impiego: “Giovani ed extra comunitari sono le prime vittime - ha spiegato il Presidente - e noi possiamo incrociare le loro speranze quando vengono nei nostri centri per l’impiego”.
Proprio sul tema trattato oggi dal Consiglio congiunto della Provincia e del Comune di Firenze, il prossimo giovedì - durante la giunta provinciale straordinaria in programma a Vallombrosa - l’Assessore provinciale al Lavoro, Stefania Saccardi, porterà all’approvazione un protocollo d’intesa con Prefettura, Asl , associazioni categoriali e sindacali.
Il Presidente Renzi ha quindi ribadito la necessità di combattere “questa giusta battaglia anche per vincere un diffuso sentimento di antipolitica” oggi più forte che mai, e ha evidenziato l’obiettivo di ridurre del 25% gli incidenti, nei prossimi 5 anni, come richiesto lo scorso febbraio dall’Unione europea.