FiPiLi. Viadotti 'La Rotta' ed 'Elsa': "I lavori sono stati avviati il 18 giugno"
Emma Donnini (Metrocittà Firenze): "Non si deve creare allarme nella popolazione"
La Città Metropolitana di Firenze ribadisce che sono stati affidati a Avr Spa, già incaricato del servizio di manutenzione in Global Service, esercitando l’opzione contrattuale prevista, gli interventi straordinari di messa in sicurezza di due viadotti della FiPiLi.
Entrambi gli interventi sono iniziati il 18 giugno e hanno durata 90 giorni, mentre i servizi tecnici correlati che li precedono sono stati avviati il 23 aprile, acclarata la loro urgenza.
"Non so a che gioco stanno giocando i consiglieri di Per il cambiamento, che danno la botta e nascondono la mano, per giunta dopo averla alzata per votare i provvedimenti adottati dal Consiglio della Città Metropolitana di Firenze il 25 maggio scorso", commenta Emma Donnini, consigliera della Città Metropolitana di Firenze delegata alla FiPiLi: "Creano allarme per lavori che non richiedono la chiusura della strada".
Il primo provvedimento, per un importo complessivo previsto dei lavori di euro 143.853, è il Viadotto “La Rotta”, al Km 47+500 della Sgc FiPiLi, realizzato a partire dall’anno 1990, e composto da due viadotti affiancati, per un totale di dieci campate con uno sviluppo complessivo di circa 400 metri, che attraversa una vallata in località La Rotta a Pontedera (PI).
Il secondo, per un importo complessivo dei lavori di euro 49.799, è il Viadotto “Elsa”, al Km 29+675 della Sgc FiPiLi, realizzato alla fine degli anni ’70, che attraversa il fiume Elsa nelle campate centrali e la Sp 10 - via Val d’Elsa, nella prima campata lato Firenze, per uno sviluppo complessivo di circa 241 metri.
Entrambi i viadotti sono stati interessati all’attività ispettiva condotta da l’Agenzia Ansfisa e di conseguenza si prevede l’attuazione urgente di interventi complessi: relativamente al Viadotto La Rotta, si provvederà, in particolare, al risanamento sui baggioli intensamente fratturati e sul giunto di spalla 2 con un sistema di cerchiature metalliche intorno ai baggioli, metodo adottato anche per il Viadotto Elsa, oltre al ripristino con malte iper-fluide ad altissima resistenza, a seguito dell’analisi delle risultanze ricavate grazie all’ispezione accurata svolta sui baggioli con droni ad alta risoluzione.
Non si prevede la chiusura della strada ma di lavorare sotto le campate interessate.
Gli affidamenti sono stati approvati all’unanimità dal Consiglio metropolitano del 25 maggio 2025.