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L’AUTORIZZAZIONE DELLA CENTRALE ELETTRICA A TURBOGAS DI TESTI
L’assessore Nigi ha risposto ad un’interrogazione di PRC e Verdi

Sul procedimento autorizzatorio della centrale elettrica a turbogas di Testi l’assessore all’ambiente Luigi Nigi ha risposto, in Consiglio provinciale, ad un’interogazione del gruppo di Rifondazione Comunista e Verdi. “Ci troviamo di fronte ad una scelta gestionale del proponente l’intervento che intende utilizzare parte dell’energia prodotta per l’alimentazione elettrica del cementificio Sacci, immettendo la parte eccedente nella rete di distribuzione ENEL. La scelta – ha precisato Nigi – non è quindi operata dall’ente pubblico. L’intervento può inquadrarsi in un’auspicabile tendenza alla delocalizzazione della produzione dell’energia elettrica riducendo all’interno del sistema complessivo la distanza tra la produzione e l’utilizzazione dell’energia. E’ attualmente in corso di rilascio l’autorizzazione integrata ambientale che, fra le altre cose, valuta nello specifico le emissioni in atmosfera. L’autorizzazione unica recepirà i contenuti della valutazione d’impatto ambientale dell’autorizzazione integrata e ambientale tenendo conto degli interessi in materia di sicurezza. Per quanto riguarda la disponibilità dei dati saranno richiesti ad ARPAT e forniti appena disponibili. Occorre, tuttavia, precisare che le emissioni che si origineranno dalla centrale a turbogas sono state valutate durante la procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale, considerando l’impatto emissivo totale dell’intero polo tecnologico anche nelle possibili configurazioni future prevedendo la presenza contemporanea di più impianti industriali: cementificio, centrale turbogas, classificatore e termovalorizzatore, e valutando livelli di pressione ambientale ed atmosferica come sovrapposizione degli effetti tenendo conto dei limiti relativi alla protezione della salute umana e degli ecosistemi”. Per Targetti: “Le indicazioni del Piano energetico regionale puntano ad una riduzione dei gas serra ed a privilegiare le fonti energetiche rinnovabili. Cosa che non è comunque il gas metano, che è un’energia limitata e non rinnovabile. Nella comparazione tra diversi combustibili è legittimo valutare quella con minore impatto però bisogna capire in quale contesto si va a realizzare questo impianto. L’aggiunta di questo tipo di centrale rischia, insieme alle emissioni del cementificio Sacci e del progettato termoutilizzatore che verrà ricostruito a Testi, di creare una situazione ambientale che è ben al di sotto dei limiti previsti dalle norme vigenti. Esprimiamo, quindi, tutta la nostra preoccupazione e anche l’insoddisfazione per la risposta che ci ha dato l’Assessore”.

21/06/2007 11.55
Provincia di Firenze