HomeIL GEMELLAGGIO CON DARMSTADT-DIEBURG
L’assessore Nardini ha risposto, in Consiglio, ad una domanda d’attualità di Sottani (DS)
L’assessore ai rapporti col Consiglio Valerio Nardini ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di Massimo sottani (DS) sul gemellaggio con la Provincia di Darmstadt. “Un gemellaggio – ha detto Nardini – che, in assoluto, comporta i maggiori impegni da parte della nostra Amministrazione. In relazione alla partecipazione della Provincia di Firenze con una propria rappresentanza sportiva al torneo giovanile di tennis femminile e maschile proposto dalla provincia di Darmstadt, e previsto per l’inizio del prossimo mese di luglio, l’Amministrazione provinciale esprime una valutazione positiva sulla richiesta avanzata dalla Provincia tedesca. Tuttavia, anche alla luce dei frequenti rapporti con la Provincia di Darmstadt, la Giunta provvederà quanto prima nell’ambito di un’analisi complessiva sui rapporti internazionali intrattenuti dall’Ente e ad una verifica sulle modalità e i criteri di gestione del gemellaggio in oggetto in relazione alla compatibilità con le esigenze istituzionali connesse al mantenimento e allo sviluppo degli altri rapporti di gemellaggio in essere”. Per Sottani: “E’ chiaro che fare un gemellaggio è un atto complesso che richiede un lavoro di programmazione che, a differenza dei viaggi spot, richiede anche la fatica di tener dietro la realizzazione di rapporti istituzionali e anche personali, che poi sono la sostanza del gemellaggio. Nel gemellaggio si enumeravano tutta una serie di cose da fare: dallo scambio di delegazioni di studenti, a quelle sportive fino allo scambio di idee negli atti amministrativi. E si parlava anche di tradurre i nostri principali atti in tedesco e in spagnolo, dal momento che mi risulta siano due i gemellaggi fatti: con Valencia e con Darmstadt, cosa che non è stata fatta. Tutto questo lo dico pensando che questo sia un minus per noi che c’impedisce di acquisire anche una mentalità diversa, più europea, più aperta”.
Provincia di Firenze