Regione Toscana
Cittą Metropolitana di Firenze

CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE

Home Home > Comunicati stampa >  Comunicato stampa  

LA PROVINCIA CONTRO L’ESPULSIONE DI MALALAI JOYA DAL PARLAMENTO AFGANO
Approvata all’unanimità, dal Consiglio, mozione della VII Commissione consiliare

Approvata, all’unanimità, la mozione della VII Commissione consiliare contro l’espulsione di Malalai Joya dal Parlamento afgano. “Una mozione – ha illustrato la Presidente della Commissione Gloria Campi – che riguarda la condizione delle donne in Afghanistan. Malalai Joya è una giovane deputata afgana, una ragazza di 29 anni, che è stata eletta al Parlamento afgano nel 2005 con un altissimo numero di preferenze e che si è permessa di denunciare ciò che è scritto su tutti i giornali e ciò che tutte le associazioni internazionali denunciano da anni: il monopolio, da parte dei signori della guerra, del territorio e del Parlamento stesso. Questa deputata, richiamata più volte, è stata poi espulsa dal Parlamento stesso. Questo significa un arretramento del processo di democratizzazione. Le donne che tentano di emergere e di fare sentire la propria voce anche come giornaliste o presentatrici televisive sono state barbaramente uccise. Si è formato un gruppo di contatto tra donne afgane e 45 senatrici italiane, appartenenti a tutto lo schieramento parlamentare, sia di centrodestra che di centrosinistra e che stanno ponendo la questione della condizione delle donne e delle giornaliste e di chi, comunque, tende a essere sempre in linea sulla questione dei diritti delle donne”. Nel nostro ordine del giorno chiediamo che il Governo italiano ed il Parlamento si facciano partecipi nei confronti delle autorità europee e del primo europeo e nei confronti dell’ambasciata dell’Afghanistan affinché la deputata Malalai Joya venga immediatamente reintegrata nel Parlamento afgano”. Per Targetti (PRC): “Questa vicenda è un pezzo della storia della società civile afgana che si batte contro le logiche di guerra, contro i segretari della guerra e per i diritti civili elementari come quelli delle donne. Se questi diritti vengono affermati in quella società vuole dire che c’è una crescita della democrazia e della civiltà per tutto il popolo afgano”. Per Lensi (FI): “Anche a nome dell’UDC riteniamo che questo documento sia importante perché va nella direzione di sostenere in maniera solidale una situazione molto difficile per le donne in quel paese. È una situazione emblematica, una situazione da tenere sotto controllo, una situazione che deve trovare ampio respiro fra tutte le forze politiche che non solo siedono in questo Consiglio Provinciale, ma perché venga avviato rapidamente e solidamente il processo di democratizzazione del paese, che già in alcune zone è avvenuto, anche con il ruolo italiano”.

27/06/2007 14.52
Provincia di Firenze