RESPINTA LA MOZIONE SULLA STATALIZZAZIONE DELL’ITI
Massai (AN): “Nella mozione vi era la richiesta alla Giunta di intervenire su Palazzo Vecchio per la sospensione della trattativa con il Ministero della Pubblica Istruzione”
Respinta dal Consiglio provinciale, con 15 no (la maggioranza), 4 sì (i gruppi della Casa delle Libertà) e 2 astensioni (PRC) la mozione di Alleanza Nazionale per chiedere all’amministrazione comunale di Firenze la sospensione delle trattative con il Ministero della Pubblica Istruzione in merito alla statalizzazione dell’ITI. “La maggioranza e la Giunta hanno rifiutato il dibattito sul futuro dell’ITI perché carenti di documentazione e argomentando con la non competenza della Provincia”. Questa l’accusa del Consigliere Massai (AN): “Nella mozione – spiega il capogruppo di AN – si richiedeva altresì, l’apertura urgente di un tavolo con Regione, Comune di Firenze e Comuni limitrofi, per preservare la gestione dell’Istituto in sede locale attraverso, ad esempio, una compartecipazione delle spese, valutando con attenzione la proposta volta a fare dell’ITI un polo tecnologico”.
“Nella mozione – prosegue Massai – vi era la richiesta alla Giunta di intervenire su Palazzo Vecchio per la sospensione della trattativa che lo stesso ha con il Ministero della Pubblica Istruzione e per l’apertura di un tavolo con Comune e Regione al fine di verificare il mantenimento dell’ITI come istituto parificato con la creazione di un polo tecnologico, già proposto dalla Giunta Provinciale a Lastra a Signa e che invece è stato bocciato dalla Regione. Tengo a sottolineare che le motivazioni espresse dai Consiglieri di maggioranza, ed in primo luogo dal capogruppo dei Ds in merito alla questione e l’assenza degli assessori provinciali all’Istruzione e all’edilizia scolastica, nascono in realtà soltanto dalla volontà di coprire il Comune di Firenze che oggi pomeriggio avrebbe votato la convenzione con il Ministero della Pubblica Istruzione. E’ infatti singolare – conclude l’esponente di An – la presentazione di un ordine del giorno da parte dei Ds in Comune, in cui si chiede di impegnare la Provincia ad effettuare degli intereventi strutturali sugli immobili dell’Iti, nel momento in cui ne verrà in possesso”. Per Targetti (PRC): “Il voto di astensione pè dovuto al fatto che non guastava un passaggio in Commissione. Ci avrebbe consentito non solo di capire i termini del problema, ma di capire anche la posizione del personale docente che anch’io so essere principalmente a maggioranza contrario al passaggio allo Stato”. Per Bevilacqua (FI): “Il problema sollevato è un problema che coinvolge non solo la città di Firenze, ma tutta la Provincia. Per altro è evidente che un eventuale passaggio di questo istituto allo Stato comporterebbe giocoforza un’acquisizione nel patrimonio indisponibile della Provincia dell’immobile della Provincia anche dall’immobile dove l’ITI svolge ormai da decenni svolge l’attività. Credo si sia persa un’occasione”.