APPROVATO IL BILANCIO CONSUNTIVO 2006
Sì della maggioranza, no di FI, AN, UDC, PRC e Verdi
Il Consiglio provinciale ha approvato, con 21 sì (DS, La Margherita, PdCI e SDI) e 7 no (FI, AN, UDC, PRC, Verdi) il rendiconto della gestione per l’anno finanziario 2006. stessa votazione per il Rendiconto 2006 dell’Istituzione Parco Mediceo di Pratolino, 20 sì (Maggioranza) ed 8 no (gruppi CDL, PRC, Verdi) per il rendiconto 2006 dell’APT di Firenze. Per Marconcini (PdCI): “In Provincia non abbiamo, ad oggi, l’Unione e questo è un elemento di riflessione sul quale tutti noi dovremmo riflettere. Abbiamo a disposizione una finanziaria che, volenti o nolenti, consente di dare risposte concrete a lavoratrici e a lavoratori degli Enti pubblici. Siamo stufi di vedere Sindaci e Presidenti di Provincia che passano il tempo a trovare la strada di scansare la finanziaria, mentre la finanziaria dà e darebbe opportunità di stabilizzazione e addirittura di nuove assunzioni laddove fosse possibile”. Per Ermini (La Margherita): “Quando parliamo dei costi della politica e quando vediamo che le Province costano, a me farebbe piacere che chi chiede l’abolizione delle Province valutasse anche quelli che sono i costi di tutti gli altri Enti che non sono previsti dalla nostra Costituzione, ma che oggi imperversano nel nostro sistema nazionale, regionale e anche nei vari Comuni. Se riuscissimo a restituire i compiti specifici ai Comuni, alle Province e alla Regione credo che si risparmierebbero veramente tanti soldi”. Tondi (UDC) ha contestato il fatto che: “Non si è mai visto che un dibattito sul bilancio non fosse introdotto da una relazione di natura politica alla quale poi si è affiancata quella di natura più tecnico–contabile fatta dall’assessore Lepri. I dibattiti su bilanci fatti senza una base politica non ci interessano”. Anche per Nascosti (AN): “Il problema del precariato dentro questa struttura deve essere affrontato. Una parte del famoso “tesoretto” della Provincia potrebbe essere destinato in quella direzione. Questa Giunta, più che arrivare a conseguire degli obiettivi punta a mettere dei nuovi obiettivi sui quali spostare l’attenzione, di modo che gli obiettivi non conseguiti sostanzialmente non vengano in evidenza evidenziati. Uno su tutti i rifiuti”. Per Sottani (DS): “Questo anno di lavoro è stato, per la Provincia, un anno di lavoro importante e proprio perché importante, credo non sia nemmeno tanto furbo portare tutta la discussione solo sulla presenza o meno del Presidente. Credo che la Provincia di Firenze abbia fatto molto e molto ha fatto il suo Presidente per creare opportunità nuove. Ma credo che sarebbe stato importante fare, tutti insieme, all’interno di quest’aula, una riflessione onesta, alta, chiara, consapevole, sia delle cose positive, che delle cose negative”. Per Sensi (AN): “L’assessore Lepri ha giustamente sciorinato numeri, ma non è con i numeri che si fa politica. Le elezioni del 2009 si avvicinano e si pensa ad altro, così, la Giunta e il Presidente non danno risposte. Invito il Presidente a partecipare al Consiglio provinciale e a dare risposte. Nel momento in cui non viene denigra se stesso e denigra le istituzioni”. Donati (La Margherita) ha sottolineato come: “Sono diminuite le variazione del bilancio di previsione e si constata un apprezzabile livello di realizzazione delle entrate ordinarie e delle spese correnti e per rimborso prestiti, come può rilevarsi dalle lievi percentuali di scostamento tra il dato definitivo e le previsioni assestate”. Per Massai (AN): “In questo bilancio consuntivo manca una relazione politica su quelli che sono i risultati della gestione. Vorremmo sapere qualcosa di più su Firenze Fiera: qual è il dato di giustificazione che il Presidente Renzi ci porta per quel fallimento. E cosa ci dice per quanto riguarda il Genio Fiorentino, che è stato spostato nonostante ad un’entità diversa da quella dell’APT. Perché non ci viene detta qual è la situazione vera ed effettiva della Firenze–Pisa–Livorno e delle strade che ci sono in Provincia di Firenze. E tante altre cose”. Anche Targetti (PRC) si è lamentato per: “L’assenza del Presidente nella presentazione del consuntivo. Facendo un confronto tra gli ultimi anni, compreso il 2006, i valori correnti delle spese, per quanto riguarda le principali funzioni: scuola, tutela ambientale e anche l’aspetto sociale, noi siamo al di sotto della media percentuale o comunque della quantità per cittadino in termini di spese”. Gori (DS) ha ricordato, invece: “Il percorso, non privo di fatica e non scontato nell’esito, attraverso il quale la Provincia e l’Assessorato al bilancio ha colto tutti gli obiettivi che l’ultima finanziaria del Governo Berlusconi ha dettato non senza incongruenze. Quella del Governo Prodi, se ha tolto i tetti passando ai saldi ha anche però, di fatto, cristallizzato l’utilizzo degli avanzi senza possibilità alcuna di produrre nuovi investimenti, se non appunto nella logica di supplire a quelli già previsti per quanto riguarda la diminuzione dell’indebitamento”. Per Bassetti (UDC): “Con questo bilancio consuntivo c’è stata la volontà, da parte di chi guida l’Amministrazione provinciale, di snobbare il lavoro del Consiglio provinciale. C’è stato solo consegnato un po’ più di carta con un mare di numeri”. Ragazzo (Verdi) registra: “Nel bilancio consuntivo un’inadempienza grave. In un documento della maggioranza era stato deciso di destinare 200 mila euro per l’attività di porta a porta, ebbene, nel bilancio purtroppo ci sono solo 50 mila euro. Parlando delle infrastrutture registro che, a fronte d’investimenti su nuove strade, la Provincia non si fa promotrice, insieme agli altri Enti che hanno competenze, della viabilità ferroviaria. Nel tempo le politiche e lo stile del Presidente ci distanziano sempre di più dalla compagine attuale di Governo”. Comucci (FI) ha sottolineato che: “Ben 10 punti richiedono un cambio di rotta di questa amministrazione. In particolare, sottolineo, l’esistenza di un “tesoretto” anche in Provincia, determinato dall’avvento delle entrate fiscali provinciali derivanti dall’andamento del mercato delle compravendite degli autoveicoli e all’incremento di oltre il 10% dei consumi. E segnalo una indubbia ripresa produttiva che mal si concilia con le persistenti e ricorrenti crisi aziendali che riguardano la Provincia di Firenze”.