PRC: “RINVIARE LA CONFERENZA DEI SERVIZI CONVOCATA IL 5 LUGLIO PER AUTORIZZARE LA NUOVA DISCARICA DEL PAGO”
“Alcune integrazioni al progetto sono arrivate a ridosso dell’appuntamento”
Alla vigilia della Conferenza dei servizi per autorizzare la nuova discarica «Il Pago» di Firenzuola, i gruppi consiliari del PRC-SE in provincia e Per un’altra Firenzuola nel consiglio comunale di Firenzuola denunciano la grave situazione emersa proprio negli ultimi giorni intorno alle procedure di VIA (valutazione di impatto ambientale) e alla documentazione necessaria per concedere l’autorizzazione della discarica.
Alcune integrazioni al progetto, presentate da Hera, sono arrivate a ridosso della Conferenza, con scarsa possibilità di essere valutate attentamente, a oggi non sono arrivati nemmeno tutti i pareri necessari all’autorizzazione; il piano del traffico relativo ai lavori di cantierizzazione e scavo della nuova discarica è di là da venire.
La richiesta all’Agenzia regionale di sanità dei dati epidemiologici è partita dalla Provincia soltanto il 14 giugno scorso (dopo la presentazione di una interrogazione da parte del PRC) e, ovviamente, non ha ancora avuto risposta; l’indagine sanitaria “in loco” e lo screening sanitario richiesto dal Consiglio Provinciale e dal Comune di Firenzuola non sono stati nemmeno commissionati.
La Giunta Provinciale e quella di Firenzuola si apprestano a partecipare alla Conferenza dei Servizi, che dovrebbe esprimere un parere sull’avvio della discarica, senza aver effettuato quegli accertamenti sanitari minimi, richiesti con forza e a ragione dalla popolazione locale, che avrebbero dovuto dare elementi per una valutazione preliminare fondamentale sugli impatti di quell’impianto.
Ancora più grave un altro dato che emerge dalla risposta scritta dell’assessore provinciale Luigi Nigi all’interrogazione del PRC: l’attività della nuova discarica dovrebbe esaurirsi in 4-5 anni, cioè in un tempo pari alla metà di quello previsto dal progetto sottoposto alla VIA. Il dimezzamento della “vita” della discarica, mantenendo inalterato il volume dei rifiuti conferiti, comporta il raddoppio del traffico pesante per il conferimento, il raddoppio delle emissioni in atmosfera e delle immissioni nel terreno delle sostanze nocive, nonché il raddoppio della produzione del percolato. Di fronte a questa nuova situazione è necessario – secondo i due gruppi consiliari – procedere a una nuova Valutazione di impatto ambientale, basata su dati completamente diversi da quelli fino ad oggi considerati.
PRC e Per un’altra Firenzuola ritengono anche che sia inaccettabile una separazione fra l’autorizzazione ad aprire il cantiere e l’autorizzazione alla gestione della discarica: da una parte, infatti, non sono disponibili tutti gli elementi di giudizio anche soltanto per iniziare i lavori, dall’altra parte, e soprattutto, la mancanza ad oggi delle informazioni che possono consentire l’autorizzazione alla gestione (a partire dai dati sanitari, ma non solo da quelli) potrebbe far correre il rischio di rendere inutile un investimento di cinque milioni di euro per la realizzazione della discarica, oppure – e peggio – di condizionare le future scelte autorizzative con il fatto che ormai un’opera così costosa sarebbe stata già realizzata.
L’unica cosa da fare – secondo i due gruppi consiliari – è quella di rinviare la Conferenza dei servizi, acquisire tutta la documentazione necessaria e procedere allo screening sanitario e a una nuova Valutazione di impatto ambientale.
Sandro Targetti, Lorenzo Verdi, Andrea Calò – Gruppo Provinciale PRC-SE
Luciano Ardiccioni – Gruppo Comunale “Per un’altra Firenzuola”