SALVEMINI – DUCA D’AOSTA, CASTELNUOVO E MICHELANGELO IN UNA UNICA STRUTTURA SCOLASTICA
L’assessore Giorgetti ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di Avezzano Comes (Forza Italia)
Sulla prospettiva di condivisione della sede da parte dell’istituto tecnico Salvemini – Duca d’Aosta, Liceo Castelnuovo e Liceo Michelangelo l’assessore al patrimonio ed edilizia Stefano Giorgetti ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di Francesca Avezzano Comes (Forza Italia). “Siamo partiti dal Michelangelo che ha avuto un aumento di iscritti, per cui la necessità di maggiori classi; da una riduzione d’iscrizioni per quanto riguarda, invece, il Duca d’Aosta e da un consolidamento per quanto riguarda il Castelnuovo. Il Michelangelo – ha aggiunto Giorgetti – è su due sedi: la sede principale più la sede in via del Ghirlandaio, e nella sede in via del Ghirlandaio abbiamo fatto vari sopralluoghi e chiesto disponibilità ma non siamo riusciti ad ottenere altri spazi in affitto dalla proprietà e quindi ci siamo organizzati per trovare una terza sede per il Michelangelo in attesa che si consolidino i lavori per trasferire l’attuale sede del Duca d’Aosta presso il Salvemini. Viste le superfici e gli ambienti in via della Colonna, dove attualmente c’è il Duca d’Aosta e il Castelnuovo, ci siamo resi conto che c’erano tutta una serie di spazi che potevano essere trasformati e utilizzati dal Michelangelo anche perché il Duca d’Aosta ha, a fronte delle otto sezioni rimaste, ampi spazi non utilizzati e quindi era opportuno provvedere al recupero di questi ambienti. Abbiamo fatto una progettazione ed abbiamo parlato con i presidi più volte e riteniamo ci siano tutte le caratteristiche per poter utilizzare questi spazi da parte del Michelangelo. Questa scelta progettuale rende indipendente l’accesso del Michelangelo rispetto alle altre strutture, rende inalterata la superficie ad oggi utilizzata dal Castelnuovo, riduce la superficie del Duca d’Aosta che aveva tante classi inutilizzate”. Per Avezzano Comes: “La questione del trasferimento del Duca d’Aosta nel prefabbricato della Salvemini è, a nostro avviso, il volano che consentirà di sistemare una serie di questioni a ricaduta. Ho cominciato a lavorare per questo trasferimento nel 1996, quando facevo il consigliere di quartiere al primo mandato. Siamo ancora qui, undici anni dopo. Sono invecchiata, ma la questione del trasferimento del prefabbricato in una scuola, è rimasta tale e quale. Visto che l’interesse della Provincia è così fortemente collegato al trasferimento di tutto il Duca nel prefabbricato noi ci raccomandiamo sui tempi. Spero si possa intervenire velocemente per un restauro del prefabbricato per poterci poi portare i ragazzi, e questo credo sia nell’interesse anche del Salvemini, del Castelnuovo e del Michelangelo”.