APPROVATO IL REGOLAMENTO PER LA CACCIA E LA PESCA NELL’AREA CONTIGUA ALLA RISERVA NATURALE PROVINCIALE DEL PADULE
DI FUCECCHIO
Dal Consiglio provinciale
Il Consiglio provinciale ha approvato, con 19 sì e 6 astensioni, il regolamento per la caccia e la pesca nell’area contigua alla riserva naturale provinciale del Padule di Fucecchio. “Con questo atto – ha spiegato l’assessore all’ambiente Luigi Nigi – si giunge a conclusione di un lavoro assai lungo. Siamo arrivati ad una regolamentazione che, per un verso ha un’attenzione più ambientalista per quanto riguarda la pratica dell’attività venatoria al Padule di Fucecchio e, per un altro verso, riesce a conseguire l’accordo di chi questa attività venatoria pratica. Per dare un’idea del tipo di provvedimenti: per la prima volta nella nostra Provincia si inserisce l’obbligo del pallino di acciaio al posto del pallino di piombo; si inserisce il divieto per quanto riguarda richiami meccanici e di simile tipo e una serie di altre misure che abbiano analoga portata”. Calò (PRC) ha contestato: “Un problema di metodo. Non c’è stata una procedura partecipata così come prevede una parte dell’elaborato del Consiglio. Le Commissioni consiliari hanno compiti di controllo e di verifica. In questo senso il controllo e la verifica fino in fondo non c’è stato perché su alcuni quesiti che abbiamo posto come Rifondazione in sede consiliare l’assessore ci ha risposto rassicurandoci e niente più. Abbiamo apprezzato molte parti del regolamento anche se non è stato possibile discutere con le associazioni del mondo ambientalista. Su questo regolamento pesa, quindi, un atteggiamento di maggioranza che non crede in una procedura partecipata”. Malquori (DS), invece, ha lodato: “La correttezza del lavoro svolto dall’Assessorato e che è conseguente al regolamento del Padule di Fucecchio che questo Consiglio ha avuto modo di approvare circa due anni fa. Grazie al regolamento il Circondario Empolese Valdelsa ha avuto modo di convocare e avviare tutta la fase di consultazione e tutto il lavoro di ascolto di quei soggetti che fanno parte della consulta. In Commissione ho presentato un emendamento, poi approvato, che prevede che i possessori degli appostamenti fissi, individuabili con il personale che può recarsi all’interno dell’appostamento fisso, sono autorizzati al transito all’interno del Padule ovviamente così come la legge prevede, con l’arma in custodia e con il percorso più rapido e senza arrecare disturbo alla fauna e alla presenza ittica dove si intende transitare”. Per Bevilacqua (FI): “Sulla delibera c’è molto da dire per come è stata gestita e poco da dire per quanto riguarda invece la parte regolamentare. La Consulta è stata istituita proprio con delibera del Consiglio provinciale il 17 luglio 2006. Riteniamo che un anno di tempo fosse un lasso sufficientemente ampio per far sì che si potesse istruire, in II Commissione, tutto il suo percorso e procedere con tutte le audizioni. Questo non è stato fatto. Abbiamo trovato invece in I Commissione il regolamento con il parere favorevole della consulta. Non si è proceduto ad approfondire l’argomento e non abbiamo avuto gli elementi sufficienti per poter valutare la portata del regolamento”. Per Marconcini (PdCI): “La partecipazione è il confronto diretto e credo che se ci fosse stato tempo e l’emendamento Malquori non fosse stato così oggettivo, non sarebbe stato male fare anche un altro passaggio con tutte le associazioni interessate. È necessario, quando si fanno cambiamenti sostanziali, ascoltare i soggetti in campo, perché questa è la partecipazione”. Infine Verdi (PRC): “La richiesta che abbiamo fatto, in Commissione, di rimandare la votazione e quindi di fare preventivamente alla votazione un’audizione dei comitati ambientalisti, non nasceva dall’emendamento presentato da Malquori, ma dalla constatazione che questo regolamento è stato steso da una consulta della quale non fanno parte i comitati ambientalisti”.