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IL RILANCIO DELL’AZIENDA AGRICOLA MONDEGGI – LAPPEGGI A BAGNO A RIPOLI
L’assessore Roselli ha risposto, in Consiglio, a due interrogazioni di Rifondazione Comunista

L’assessore all’agricoltura Pietro Roselli ha risposto, in Consiglio provinciale, a due interrogazioni di Rifondazione Comunista sullo stato di attuazione dei programmi di rilancio e sviluppo dell’azienda agraria Mondeggi–Lappeggi e dell’interruzione della strada che da via Pizzano conduce a Lappeggi, all’interno dell’azienda agraria. “Il lavoro in programma prevede la riorganizzazione complessiva aziendale di Mondeggi–Lappeggi per fare di quella struttura un luogo di particolare ricerca e applicazione delle agroenergie. Sono in corso lavori per l’installazione del frangitore di olio di girasoli e produrre carburante per i trattori e per attivare la macchina per produrre energia elettrica attraverso il cippato. E’ in corso il lavoro d’installazione degli impianti di biomassa. Abbiamo già definito la convenzione con il Centro di ricerche di energie alternative e l’azienda – ha spiegato Roselli – diventerà sede di questo centro per la ricerca avanzata. Ma insieme a questa operazione, che credo e considero veramente interessante, abbiamo rimesso mano per ridare all’azienda le funzioni proprie dei terreni agricoli e quindi ripristinare i 36 ettari di vigneto, le 12 mila piante di uliveto ed i 40 ettari di seminativi. Sono già stati reimpiantati cinque ettari di vigneti perché vecchi e presi da mille malattie, cinque saranno reimpiantati l’anno prossimo. Sulla manutenzione e potatura degli ulivi il programma prevede in tre anni la totale rimessa in ordine dell’impianto, fatto a cultura monocono. L’intendimento è quello di ripristinare un frantoio moderno, ad alta tecnologia, sottovuoto per fare il miglior prodotto possibile. I terreni seminativi sono 40 ettari e ne sono stati seminati quest’anno 35 a girasole ad alto contenuto oleico. Gli altri 5 dobbiamo tenerli a riposo obbligatorio. La strada che da Pizzano conduce a Lappeggi è una stradina interpoderale, che prima era chiusa con un lucchetto e che veniva data in comodato ad un’azienda che la utilizzava come deposito temporaneo di materiali lapidei. Questa viottola è stata chiusa, ma al pubblico era sempre stata interdetta, ed è stata venduta una fascia di 2 mila metri alla ditta Scervino, e quindi non viene più utilizzata per deposito”. Targetti ha replicato che: “Dopo il sopralluogo abbiamo visto lo stato dei campi, con molta erba da tagliare, tantissime piante di ulivi non curati e quella strada chiusa. Ho visto anche diversi campi di ulivi potati in modo disastroso. Alcuni sono rimasti con quattro, cinque rametti e pochissime foglie. Dove sono i progetti di rilancio di quest’azienda? Lo stato di questi campi di ulivi mi ha fortemente preoccupato e la risposta dell’assessore non ci soddisfa. Sul fronte dei nuovi seminativi, ovvero il progetto relativo alla produzione di olio da bruciare per alimentare trattori, ho visto una bella situazione ma, anche in questo caso, la situazione appare molto desolante anche perché questi seminativi rischiano di stravolgere l’equilibrio storico e tradizionale del Chianti Fiorentino che ha come vocazione la produzione di olio e vinoe. Non siamo contrari, per principio, a sperimentare l’olio combustibile o ad avere una macchina per bruciare il cippato da trasformare in energia però sempre con la dovuta attenzione alla misura, e senza stravolgere la vocazione dei territori”.

12/07/2007 17.51
Provincia di Firenze