LA VERTENZA ESSELUNGA
L’assessore Saccardi ha risposto, in Consiglio, ad una domanda d’attualità di PRC
La vertenza sugli orari e sull’organizzazione del lavoro in Esselunga è stata al centro di una domanda d’attualità di Rifondazione Comunista. “E’ in corso – ha spiegato l’assessore al lavoro Stefania Saccardi – una trattativa regionale tra l’azienda Esselunga che a Firenze occupa più di mille dipendenti, con una bassissima sindacalizzazione e i sindacati. Per la verità i rapporti tra le parti non sono mai stati facili, l’azienda secondo le organizzazioni sindacali ha un atteggiamento molto rigido nell’ambito delle trattative. Le organizzazioni sindacali hanno denunciato le condizioni di lavoro precarie all’interno dei supermercati, modifiche unilaterali agli orari di lavoro, provvedimenti disciplinari nei confronti di delegati sindacali, disparità di trattamento tra uomo e donne e l’azienda ha minacciato ricorso ad azioni legali per i punti vendita di Massa e Lucca. I sindacati confidano di poter riprendere il confronto nell’ambito di corrette relazioni sindacali”. Calò ha espresso: “Una forte preoccupazione su quello che sta accadendo dentro Esselunga perché quello che sta accadendo deve essere oggetto di attenzione da parte del mondo istituzionale. Qui non c’è solamente un problema di correttezza nei rapporti, è in essere un processo di repressione della condotta sindacale e delle libertà sindacali. Si continua a minacciare e ad intimidire i lavoratori e assistiamo a strane forme di reclutamento prima di stabilire le forme di rapporto di lavoro. La rottura tra le parti è arrivata anche sui temi del rispetto della dignità. Credo debbano essere aperti i riflettori istituzionali su questo spaccato produttivo dove, a parte il dato della consistenza dal punto di vista dei lavoratori, si rileva un settore dove la repressione è all’ordine del giorno. All’Esselunga va ripristinata la legalità e va ripristinata la correttezza dei rapporti. Esprimiamo forte preoccupazione su quanto sta accadendo all’Esselunga e ribadiamo la nostra solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici”.