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LA CULTURA IN PROVINCIA
Approvata, all’unanimità, dal Consiglio provinciale, mozione della V Commissione

Il Consiglio provinciale ha approvato, all’unanimità, la mozione della Quinta Commissione Consiliare in merito al Settore Cultura. “Alcuni indicatori IRPET sottolineano come, dal 2004 al 2006, la Regione Toscana abbia sostanzialmente tagliato i contributi regionali di un buon 20%. In questa torta complessiva la Provincia di Firenze è quella che ne fa le spese in modo più sostanzioso, perché rispetto ad un quasi 30% di contributi che dovrebbero pervenire, la Provincia di Firenze ne percepisce il 24,4% e si trova, quindi – ha aggiunto il Presidente della Commissione Riccardo Lazzerini – in una situazione di estrema difficoltà. Esiste progettualità però gli amministratori ci dicono che c’è bisogno di un maggiore coinvolgimento per arrivare ad una politica culturale partecipata. Un coinvolgimento che riguardi le fondazioni: quella del Maggio Musicale e quella di Palazzo Strozzi ed un coinvolgimento con Florence Multimedia che si occupa della comunicazione del Genio Fiorentino”. Ragazzo (Verdi) ha ricordato che i giudizi e le richieste riportate nella mozione: “Sono quelli degli Assessori dei Comuni che la Commissione ha raccolto. Sono giudizi anche critici, sono giudizi di assenza, sono giudizi che vedono uno sbilanciamento delle risorse concentrato più su Firenze capoluogo che sulle realtà minori. Chiedo che la scelta politica non sia orientata esclusivamente all’immagine per esportare e quindi per attirare turisti ma ci sia volontà di allevare, crescere, mantenere la cultura locale dando momenti, spazi e risorse a chi la fa direttamente”. Per Calò (Prc): “Spesso e volentieri le politiche culturali, in Provincia, sono politiche che non vengono partecipate, non vengono discusse e spesso e volentieri si cerca la celebrazione del fatto, l’accadimento, l’evento, ben lontano comunque dall’elemento della valorizzazione. Occorre cercare di ribaltare questa subalternità che c’è fra Provincia e Comuni ed il messaggio che deve arrivare è chiaro: pari dignità, meno subalternità”. Per Morandini (DS): “Ci sono segnali di eccellenza in alcune realtà dove da anni si lavora e segnali di difficoltà laddove albergano ancora, purtroppo, tracce di campanilismo. I comuni devono trovare, tra di loro, momenti di collaborazione per una programmazione culturale che oltrepassi i ristretti confini comunali e diventi anche di qualità. Per gli amministratori comunali il Genio Fiorentino è un’ottima iniziativa, ma non sono mancati suggerimenti, anche critici, sintetizzabili nella richiesta di un maggiore coinvolgimento, non solo per collaborare ad un’attenta programmazione partecipata di tutti e 44 Comuni, ma anche per dare corpo a proposte culturali unificanti e di qualità”. Per Avezzano Comes (FI): “Si avverte da parte degli Assessori alla Cultura del nostro territorio un fortissimo disagio, disagio che in alcuni punti assume tinte veramente di grande sorpresa rispetto alla impossibilità di elaborare politiche culturali unitarie insieme alla Provincia. Noi veniamo da una gestione della cultura assolutamente non attiva sul territorio e tutti gli assessori l’hanno rilevato. E quindi questa necessità di coordinamento e di presenza si delinea come assolutamente fondamentale”. Per Testi (DS): “Occorre il coordinamento e la Provincia deve dare una direzione di marcia e gli uffici della Provincia devono essere un punto di riferimento per i Comuni. I progetti devono essere fatti insieme, sempre più coordinati, sempre più di qualità. Questo è ciò che siamo andati a dire e questo è ciò che indichiamo anche perché non è così scontato che i Comuni lavorino insieme, è più facile nelle comunità montane, è più facile nel circondario dove c’è una struttura che coordina. Inoltre la fondazione per la cultura di Palazzo Strozzi e la fondazione del Maggio Fiorentino che, di fatto, gravitano su Firenze devono servire anche ai territori”. Giunti (La Margherita) ha precisato che: “Nessun Assessore ha detto che la manifestazione del Genio Fiorentino è una cosa inopportuna e non serve a niente. Che poi questa manifestazione nuova sia un qualcosa da affinare, da migliorare, da far crescere, questo sta nei fatti. Ma il Genio Fiorentino non poteva che nascere in questi termini, puntando a creare ed a scommettere per il rilancio del nostro territorio attraverso un evento importante che legasse città e territorio. Nel corso degli incontri con gli amministratori dei nostri comuni è emersa la volontà di essere coinvolti in un’iniziativa innovativa e importante per il nostro territorio”. Infine, l’assessore alla Cultura e Turismo Giovanna Folonari: “E’ la mia grande convinzione e forse il mio più grande desiderio un maggior coinvolgimento del territorio nella vita culturale e turistica della Provincia ma, credetemi, molto spesso, non c’è la volontà piena da parte dei Comuni di interloquire con la Provincia. Molti Comuni vedono la Provincia ancora come la madre un po’ cattiva, che non dà soldi e che spinge le varie amministrazioni locali ad arrangiarsi per conto proprio per organizzare le manifestazioni. Ci vuole, sicuramente, un’inversione di tendenza. Un’inversione di tendenza che però deve esser condivisa e percepita in primis dai Comuni. A settembre convocherò tutti i Sindaci con gli Assessori alla cultura, imponendo delle date, per far sì che i Comuni possano presentare progetti per il prossimo Genio Fiorentino”.

26/07/2007 15.32
Provincia di Firenze